Continua il valzer delle botticelle, i cavalli non ringraziano

“La sospensione, da parte del Tar Lazio, dell’ordinanza del Sindaco Raggi fa emergere sempre più la necessità di porre fine a questo scontro tra le diverse parti in causa che rischia di pregiudicare seriamente la salute dei cavalli”

Una botticella a piazza Cavour, Roma, esattamente due anni fa: 9 luglio 2019. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Roma, 9 luglio 2021 – Sospesa dal Tar del Lazio l’ultima ordinanza di Virginia Raggi, sindaco di Roma, sul servizio delle cosiddette ‘botticelle’.
Un valzer molto poco divertente, un tira e molla desolante tra le parti in causa.
L‘ordinanza in questione, al fine di salvaguardare il benessere dei cavalli addetti, consentiva lo svolgimento dell’attività solo a partire dalle ore 18. E con una temperatura inferiore ai 25 gradi, invece dei 30° che segnavano sin qui il limite.
Immediato il ricorso dei vetturini al Tar, di ieri la decisione del giudice che ne ha disposto la sospensione, in attesa dell’udienza di discussione in camera di consiglio, fissata per il 3 agosto prossimo. 
Dichiara Anna Cavalli, responsabile Area Equidi della sede LAV di Roma: “La decisione del Tar ci lascia negativamente sorpresi. Anche perché analoghe ordinanze dei sindaci passati non erano mai state messe in discussione. Chiediamo al sindaco di reiterare l’Ordinanza con positive modifiche, al fine di evitare ulteriori sofferenze ai cavalli. Ricordiamo, in ogni caso, che il Regolamento Comunale Tutela Animali prevede comunque lo stop alla circolazione delle botticelle tra le 13 e le 17, fino a metà settembre. E che ogni violazione dovrà essere puntualmente sanzionata dalla Polizia locale”. 
”La sospensione dell’ordinanza del Sindaco Raggi fa emergere sempre più la necessità di porre fine a questo scontro tra le diverse parti in causa che rischia di pregiudicare seriamente la salute dei cavalli”.
Lo dichiara Francesco Figliomeni consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina.
”Come Fratelli d’Italia avevamo sempre rappresentato l’esigenza di trovare una sintesi politica attraverso un tavolo di confronto tra l’amministrazione capitolina, i vetturini e le diverse associazioni animaliste. Auspichiamo pertanto che quest’ultima pronuncia dei giudici amministrativi, che fa seguito ad altre, faccia comprendere come non sia più percorribile la strada giudiziaria. Siamo sempre più convinti che la soluzione alla questione ‘botticelle’ debba essere politica, prevedendo degli incentivi a fronte della trasformazione del servizio senza l’impiego di cavalli. È assolutamente sbagliato andare avanti con le azioni giudiziarie. Sarebbe una ulteriore sconfitta per tutti, sia per i nostri amici animali che per gli stessi lavoratori”.
Alla fine la triste constatazione: i valzer di guerre ideologiche, combattute a suon di carte bollate, hanno per risultato ultimo la mancanza di tutela dei cavalli che si vorrebbero proteggere.

Danilo Mainardi (1933 – 2017) era un etologo, ecologo, divulgatore scientifico, accademico e ambientalista italiano

E ha detto:  «Se io penso al cavallo io penso all’uomo, li vedo come un elemento unitario. I loro destini li vedo fusi, perché in effetti per migliaia di anni lo sono stati».
Per migliaia e migliaia di anni cavalli e uomini hanno lavorato insieme, grazie al dono meraviglioso che ha il cavallo: quello di sapere stare con noi, proprio come il cane e il gatto.
La selezione operata dall’uomo ha creato razze di cavalli con aspetti morfologici ritenuti graditi e positivi. Ma non solo: anche con una spiccata inclinazione a collaborare con noi.
Per i cavalli di oggi lavorare con l’uomo non è contro natura, fa parte ormai letteralmente del loro Dna.
Sta all’uomo ringraziarli di questa meravigliosa possibilità facendoli lavorare nelle migliori condizioni, senza sofferenze.
Senza lavoro non c’è pane, nemmeno per i cavalli delle botticelle.
Ci riusciremo, o dopo 5.000 anni di storia a decidere tutto saranno le raccolte firme “de panza” e gli interessi di chi ha necessità di suscitare simpatia per garantirsi un posto al sole?
Mah, vedremo; intanto il valzer continua.