Il cavallo morto alla Reggia di Caserta? non era quello autorizzato al servizio

Non era il cavallo giusto quello morto alla Reggia di Caserta ieri: sui documenti del cocchiere era un altro soggetto a risultare autorizzato alla mansione

Il cavallo accasciato a terra ieri, nei giardini della Reggia di Caserta

Caserta, 13 agosto 2020 – Primi sviluppi dopo la tragedia avvenuta ieri  nella tarda mattinata.

Il cavallo morto ieri mentre trasportava turisti nei giardini della Reggia di Caserta, infatti, non era quello autorizzato al servizio.

Carlo Marino, sindaco di Caserta, in un suo post su Facebook ha scritto: «Le immagini di quel povero cavallo steso sul selciato del Parco Reale sono state un colpo al cuore per noi tutti. La nostra Polizia Municipale ha immediatamente avviato, in supporto alla Polizia di Stato, accertamenti amministrativi che hanno fatto emergere alcune irregolarità a partire dal dato più importante: il cavallo deceduto non era quello autorizzato al trasporto».

Sospeso intanto il servizio di ippotrasporto turisti alla Reggia.

In corso l’indagine della procura di Santa Maria Capua Vetere: il cavallo morto era in apparenti buone condizioni di salute, sarà effettuata la sua autopsia.

La Polizia di Stato intanto sta controllando diversi maneggi a partire da quello in cui era ricoverato quello che ha perso la vita ieri.

Il regolamento del comune di Caserta, consultabile qui, all’articolo 3 recita:
  • 11. Abilitazione di idoneità al lavoro del cavallo o dei cavalli che devono trainare il veicolo (requisito necessario per l’esercizio dell’attività di trasporto con vettura a trazione animale e per il rilascio e la validità della licenza). Tale abilitazione è rilasciata dal Servizio Veterinario A.S.L. CE/1 di Caserta. Il titolare di licenza di vettura a trazione animale dovrà provvedere al rinnovo di tale certificato prima della scadenza annuale, presso il Servizio Veterinario dell’A.S.L. CE/1 di Caserta.
    12. I cavalli idonei al lavoro di trazione vetture per il trasporto pubblico devono appartenere alle seguenti razze: T.P.R. (Tiro Pesante Rapido o altra razza da tiro); Lipizzani; Maremmani; Trottatori, soggetti a valutazione morfologica e di categoria di peso;
    13. Iscrizione all’anagrafe dei cavalli abilitati per tale servizio deve essere attestata in forma scritta (apposito registro – A.R.A.C.) e tramite microchip applicato da un veterinario sull’animale;

Inoltre:

  • ART. 4 Principi distintivi per la trazione animale.
    1. Il cavallo destinato alla trazione delle vetture pubbliche, non essendo un mero strumento di trazione, ma un essere vivente, va trattato con rispetto e dignità e deve essere tutelato il suo benessere sia durante le ore di lavoro che in quelle di riposo;
    2. Il cavallo non più idoneo al servizio per decisione del vetturino, del proprietario o per mancata idoneità all’abilitazione, non potrà essere macellato o ceduto a qualunque titolo per la macellazione;
    3. I cavalli che vivono all’aperto, devono disporre di una struttura coperta, chiusa almeno su tre lati, di dimensioni 3×3 m., atta a ripararli. Devono avere sempre a disposizione dell’acqua fresca e devono essere nutriti in modo soddisfacente;
    4. E’ fatto assoluto divieto di tenere i cavalli sempre legati in posta;
    5. I cavalli non dovranno essere sottoposti a sforzi o a pesi eccessivi e/o incompatibili con le loro caratteristiche etologiche. I cavalli anziani o malati non dovranno essere montati o sottoposti a fatiche.

Domanda: e allora quello autorizzato dov’è, di cavallo?

Non sappiamo come si chiamasse il cavallo morto ieri, povero sauro gentile che a vederlo lì, per terra, sembrava quasi fine come un Purosangue Arabo.

Ma speriamo che quello che gli è successo serva almeno agli altri suoi colleghi: occorre un’azione profonda di controllo, a Caserta.

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