Un sequestro insolito a Nautan
Il 27 maggio 2025, la cittadina di Nautan, nel distretto di West Champaran (Stato del Bihar, India), è stata teatro di un episodio tanto singolare quanto emblematico dell’intreccio tra attività illecite e gestione animale. La polizia locale ha sequestrato un cavallo impiegato da un contrabbandiere di alcolici, il quale è riuscito a fuggire, abbandonando l’animale. Con il proprietario irreperibile, il cavallo è ora sotto la tutela diretta delle forze dell’ordine.
Alimentazione e cura in mani inaspettate
Da allora, il cavallo (un esemplare in buone condizioni generali) è stato affidato alle cure della polizia. L’alimentazione quotidiana è attualmente composta da erba, ceci e zucchero di canna, un mix nutriente e facilmente reperibile sul territorio. Anche se inusuale per un reparto di polizia, il benessere dell’animale è ora una priorità per gli agenti, che si sono improvvisati stallieri per necessità.
In cerca di un custode temporaneo
Nel frattempo, le autorità sono attivamente alla ricerca di una figura affidabile a cui affidare legalmente il cavallo in custodia temporanea. La legge indiana consente infatti che, durante l’iter processuale, animali sequestrati possano essere gestiti da terzi, a condizione che garantiscano cure adeguate e rendicontazione regolare.
Questa fase è particolarmente delicata: non si tratta solo di trovare un riparo, ma di individuare un contesto adatto alla natura e alle esigenze dell’animale. Per questo, l’appello è rivolto soprattutto a centri ippici, allevatori o associazioni specializzate.
Un futuro all’asta
Terminato il procedimento giudiziario, il cavallo sarà oggetto di un’asta pubblica. La normativa prevede che il custode temporaneo abbia la precedenza nell’acquisto, qualora intenda mantenere l’animale in via definitiva. In alternativa, l’asta sarà aperta ad altri offerenti, secondo le modalità stabilite dal dipartimento di polizia e dal tribunale competente.
Un’occasione per riflettere
Questo episodio solleva una questione tanto concreta quanto poco discussa: cosa accade agli animali coinvolti, seppur involontariamente, in reati umani? Il caso di Nautan mostra l’importanza di un protocollo chiaro e rispettoso del benessere animale, anche in contesti dove il cavallo è solo un “mezzo” nel quadro di reati più gravi.
In attesa che il processo faccia il suo corso, il cavallo resta lì: silenzioso, curioso, ignaro del clamore intorno a sé. Un simbolo inconsapevole di come la giustizia, a volte, debba prendersi cura anche di chi non ha voce per difendersi.