In Abruzzo un monumento ai Forestali

Carabinieri Forestali a cavallo per rendere onore alla memoria di tutti i Forestali. Che hanno vegliato il nostro territorio ancora prima che fosse Italia

Carabinieri Forestali a cavallo per pattugliare i luoghi meno accessibili del Paese

Bologna, 15 settembre 2021 – Oggi si chiamano Carabinieri Forestali a cavallo. E quelli provenienti da Assergi (Parco Nazionale Sirente Velino) si sono presentati a rendere gli onori al monumento dedicato alla memoria del Forestale, nella cerimonia commemorativa ‘Per non dimenticare’ che si è tenuta a Montesilvano, in Abruzzo.

Cavalli, uomini, territorio, natura. Ecco… È questa l’essenza che unisce con una linea forte e continua i principi della Forestale. Al di là delle evoluzioni che hanno accompagnato i suoi colori.

E se oggi, quando si incontrano nei boschi i ‘Forestali’, spesso non si ha modo di apprezzarne la funzione, non bisogna scordarsi che nel tempo hanno svolto un’attività preziosa per tante zone del nostro paese.

Una storia molto movimentata

Il Corpo forestale dello Stato affonda le proprie radici nell’Amministrazione forestale per la custodia e la tutela dei boschi del Regno di Sardegna. Stiamo parlando dei tempi di re Carlo Felice di Savoia, in un periodo che data circa 1822. Prima che nascesse il Regno d’Italia…

  • Nel 1877, già si iniziava a parlare di leggi che stabilivano importanti vincoli sul per favorire un migliore assetto al territorio e contrastare i fenomeni del dissesto idrogeologico. E loro erano lì a vigilare.
  • Nel 1910, la legge Luzzatti venne istituì il “Corpo reale delle foreste”, nell’ambito del Ministero dell’agricoltura
  • Durante la Prima guerra mondiale, il personale forestale serve nelle fila del Regio Esercito. E subito dopo lavorò attivamente alla ricostruzione dei boschi danneggiati dal conflitto.
  • 1926: si sopprime il Corpo reale delle foreste. Si costituisce la Milizia nazionale forestale.
  • 1944: nel periodo della Repubblica Sociale Italiana si costituisce la “Guardia nazionale repubblicana della montagna e delle foreste”.
Dal Dopoguerra a oggi
  • Maggio 1945 il Comando alleato ricostituì la Milizia forestale.
  • Nel maggio del 1948 la Milizia nazionale forestale venne abolita e ricostituita con la denominazione di Corpo forestale dello Stato
  • Nel 1981 si sancisce l’inserimento del Corpo tra le cinque forze di polizia dello Stato. I Forestali diventano una delle tre forze di polizia a ordinamento civile, con Polizia di Stato e Polizia penitenziaria.
  • Con una legge del 2004, il Corpo si dota di un nuovo ordinamento. Si legge nel testo della legge: “Il Corpo forestale dello Stato svolge attività di polizia giudiziaria e vigila sul rispetto della normativa nazionale e internazionale concernente la salvaguardia delle risorse agroambientali, forestali e paesaggistiche e la tutela del patrimonio naturalistico nazionale, nonché la sicurezza agroalimentare, prevenendo e reprimendo i reati connessi. È altresì struttura operativa nazionale di protezione civile”.
  • Nel 2015, con il Ddl Madia, si decide che un’altra forza di polizia deve assorbire il Corpo forestale dello Stato.
  • Nel 2016 il Corpo si riorganizza come “Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare“, all’interno dell’Arma dei Carabinieri. Nacquero così nell’Arma i “Ruoli forestali”. Si decise il trasferimento di 750 agenti dell’ex Forestale ad altre forze di polizia.

Dei 7.781 Forestali in servizio nel 2016, 7.177 sono stati assorbiti dai Carabinieri, 390 dall’organico dei Vigili del fuoco, 126 dalla Polizia di Stato e 41 dalla Guardia di Finanza.

Il 17 ottobre 2017 con una cerimonia presso la Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale (RI) alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri è stata ritirata la pluridecorata bandiera del Corpo forestale dello Stato. Divenuta un cimelio, è custodita a Cittaducale presso il Museo storico della Scuola Forestale.

 

Un rapporto profondo

Quella tra la forestale e il cavallo è una relazione profonda che parla di territorio e di natura. Come si è detto, ancora oggi che tecnicamente la Forestale in quanto tale non esiste più. I reparti ippomontati dei ‘Carabinieri Forestali’ continuano il paziente lavoro di pattugliamento delle zone montane, dei parchi nazionali, di tutti quei luoghi in cui il mezzo maccanino svela la propria inadeguatezza. E sono parte attiva in molti interventi dell’Arma in materia di benessere animale.

Senza contare il legame con il mondo allevatoriale nazionale. Da cui i reparti ippomontati traggono, oggi come ieri, i migliori agenti a quattro gambe.

Un monumento ai Forestali? Ecco perché per chi ama i cavalli è una notiza…