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Home | Etologia & Benessere | I cavalli abbandonati di Valle Lepri lavoreranno, sì…ma in libertà!

I cavalli abbandonati di Valle Lepri lavoreranno, sì…ma in libertà!

Il Giona Show si è fatto carico di tutti i cavalli Camargue Delta (e qualche soggetto di diversa razza) che vivevano abbandonati a Valle Lepri, nel ferrarese: tra un paio di mesi grande festa per testimoniare il passaggio di consegne  e la loro nuova vita 

19 Giugno 2019
di Maria Cristina Magri

Ferrara, 22 aprile 2019 – Sembra si sia arrivati ad un lietissimo fine per i cavalli abbandonat di Valle Lepri: nel comunicato di Horse Angels che vi riportiamo in calce il punto della situazione che vede tutti i soggetti felicemente collocati come artisti presso il centro del gruppo di spettacoli equestri Giona Show, con il quale lavoreranno in libertà e seguendo i precetti della comunicazione etologica. 

I cavalli verranno lasciati ancora liberi al  pascolo nelle prime settimane, per cominciare poi le cure veterinarie necessarie e un primo periodo di avvicinamento all’uomo con la successiva scozzonatura. Solo in un secondo momento comincerà il lavoro di addestramento che li farà diventare dei veri e propri artisti dello spettacolo.

Ma leggiamo il comunicato di Horse Angels:

“Due dozzine di equini lasciati a se stessi a Valle Lepri, tra Comacchio e Ostellato, provincia di Ferrara, sono vissuti in un’area di circa 28 ettari, delimitata per due lati da cancelli e per altri due da corsi d’acqua invalicabili per questi animali. Lì, per diversi anni, si sono reinselvatichiti, sono nati e morti, non crescendo mai di numero in modo sostanziale, perché le risorse disponibili non permettevano loro altro che la sopravvivenza degli individui più forti. Il tutto al riparo di occhi indiscreti, poiché il terreno che li accoglieva non ha alcun accesso pubblico. Erano ciò che restava di un allevamento fallito, che li commercializzava anche a carne. Il terreno su cui pascolavano è stato pignorato e messo all’asta per pagare i creditori. Decimati negli anni da fame e malattie tipiche di palude, da annegamenti nei corsi navigabili diacque del Po che li cintavano, questi cavalli fluviali, dall’attitudine rustica, sono rivenuti alla luce nell’autunno del 2018, quando una serie di decessi documentati, a dare l’allarme agli animalisti sono stati pescatori locali, li ha portati alla ribalta nazionale, occupando pagine di giornali e notiziari. Horse Angels ha denunciato alla Procura della Repubblica di Ferrara l’abbandono dei cavalli, che si configura in ipotesi di maltrattamento secondo il codice penale italiano. I cavalli sono stati sequestrati e affidati in custodia giudiziale a Horse Angels. Si tratta in gran parte di cavalli del Delta del Po (i Camargue nostrani), più qualche soggetto che con essi non c’entra nulla. Il Progetto iniziale di Horse Angels è stato quello di un’Oasi a essi dedicata in terreni limitrofi, dovendoli sgomberare dal terreno pignorato dalle autorità consone e successivamente venduto dalle stesse all’asta ad un acquirente non interessato ai cavalli. L’Oasi su terreno demaniale presupponeva l’interessamento di diversi attori, includendovi la Regione Emilia Romagna. Per mesi è andato avanti lo studio di fattibilità, che comportava analisi della superficie di calpestio necessaria a mantenere gli animali in una sorta di semi selvaticità, l’esame del rischio e dei benefici visto l’investimento necessario, etc. La progettazione purtroppo è terminata negativamente. A Ostellato, su un terreno limitrofo demaniale libero da altri impegni e vincoli, non c’era sufficiente terreno per creare un’oasi di cavalli semi selvatici significativa. Al massimo si sarebbero potuti tenere 4 o 5 cavalli senza farli riprodurre. Un numero troppo ridotto per diventare fenomeno turistico o naturalistico e quindi per giustificare la spesa pubblica per un’oasi di cavalli. A malincuore, si è passati al piano B: il ricollocamento dei cavalli presso terzi che avessero un progetto compatibile con la storia di questi cavalli. Esigenza di Horse Angels, in questa fase, era quella di distaccarli dalle sorti del processo giudiziario per evitare che l’allevamento fallito, avesse vinto in tribunale, potesse vantare la restituzione dei cavalli oramai privi di un terreno su cui stare. Cavalli di cui la proprietà si era disinteressata per anni, con il rischio che venissero venduti a un commerciante, caricati su un bilico, e non si sapesse più nulla di loro. Horse Angels ha dunque proposto la confisca dei cavalli come misura protezionistica sul loro destino, anche a tutela degli interessi di chi fosse stato disposto a mantenere i cavalli in nostra vece, che avrebbe subito un danno affettivo e patrimoniale a doverli poi restituire senza rimborsi spese nel caso di vittoria processuale della controparte. Contestualmente è iniziato l’iter per le candidature, che ha dato scarsi esiti. Persone interessate ai puledri se ne sono trovate, ma quasi nessuno disposto a prendersi anche i cavalli anziani, o zoppi, o con abitudine alla selvaticità oramai parte del patrimonio comportamentale, e quindi di difficile domesticazione per impieghi produttivi. Non solo, per poterli confiscare, prima ancora dell’esito del procedimento penale, occorreva stabilirne un valore di mercato e una “vendita” con deposito cauzionale a garanzia che in caso di vittoria dell’indagato, sull’ipotesi di abbandono e maltrattamento, non fosse prevista la restituzione dei cavalli. A tal proposito la commissione  veterinaria per la valutazione economica del branco è stata predisposta dalla Regione Emilia Romagna, servizio di sanità animale. Mentre la Procura, a fronte di una candidatura valida, disposta a versare il deposito cauzionale e ad assorbire i costi di prelievo e trasporto e messa in regola dei cavalli, ha avvallato la procedura di assegnazione definitiva prima dell’esito processuale.

Il lieto fine
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara ha disposto il vincolo sanitario della non macellabilità dei cavalli.
A questo limite, per altro obbligatorio per legge per cavalli allevati precedentemente senza alcun controllo sanitario, si sono aggiunte le verifiche parallele del servizio pubblico di sanità animale di partenza e di destino sull’idoneità ad una gestione responsabile degli animali. Horse Angels havisionato essa stessa il sito candidato all’accoglienza. A ciò si è aggiunta la richiesta, a garanzia di tutti, di un’impegnativa scritta sugli intenti di impiego.

Dove vanno e l’horse telling
Il gruppo di spettacoli equestri Giona Show è il nuovo proprietario di tutti i cavalli di Valle Lepri (leggi qui il comunicato). Entro un paio di mesi si farà una grande festa di inaugurazione con tanto di taglio del nastro in presenza di varie autorità, giornalisti, telecamere, poiché Horse Angels ha consegnato il testimone della gestione dei cavalli a chi ha pensato di prendere la buona idea che aveva avuto Horse Angels e di svilupparla dal proprio punto di vista, con le proprie risorse, attitudine mentale, competenze e di metterla a profitto per la sostenibilità economica. Ci saremo anche noi all’inaugurazione e ve la documenteremo. Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato e sostenuto, ma soprattutto a coloro che hanno supportato l’interesse dei cavalli a ricostruirsi una vita come animali non destinabili alla macellazione e con una identità speciale, riconoscibile, unica, che creasse per loro un valore aggiunto molto superiore a quello mero di mercato per cavalli sdomi della loro età, indole e stato di salute, sulla base della quale potranno vivere e mantenersi onorevolmente negli anni a venire”.
 

Tags: buone notizie camargue delta cavalli abbandonati cavalli valle lepri cronaca etologia ferrara giona show horse angels lieto fine people rovigo spettacoli equestri
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