Ippica: in corsa a Copenhagen mentre si attende l’apertura italiana

Una corsa di trotto ©Archivio Ippodromo Arcoveggio
Una corsa di trotto ©Archivio Ippodromo Arcoveggio

Bologna, 12 maggio 2020Con le piste italiane ancora chiuse e senza una prospettiva chiara riguardo alla data di riapertura, i professionisti nostrani rivolgono sempre più la loro attenzione all’estero.

Saranno ben tre, infatti, i trottatori italiani pista domenica prossima a Charlottelund (l’ippodromo di Copenhagen) per la Copenhagen Cup, la prova più importante del trotto danese. Nella penisola di Hansel e Grethel le corse sono definitivamente riprese ieri e proprio nel pomeriggio è stato effettuato il sorteggio che ha visto Arazi Bok (affidato a Jos Verbeeck) prendere il numero 3; Zacon Gio (Roberto vecchion) il 5 e Vitruvio (Alessandro Gocciadoro) l’8.

In linea teorica il vincitore dovrebbe ricevere l’invito ufficiale per l’Elitlopp di domenica 31 a Stoccolma , ma considerata la “scarsa simpatia” degli svedesi per l’allenatore Holger Ehlert, bannato dalle loro piste per un doping del 2006 con Lets Go, appare difficile che qualora Zacon Gio dovesse far rispettare il pronostico che lo vede tra i favoriti possa poi partire alla volta della Svezia.

Gli stessi Arazi Boko e Vitruvio fanno parte di un team, quello di Alessandro Gocciadoro, che dopo le ultime vicende, conclusesi con la sospensione della pena da parte della giustizia sportiva svedese non godono del massimo della popolarità in terra scandinava.

E si che la Copenhagen Cup è una corsa abbastanza favorevole per tradizione ai colori italiani. In passato è stata vinta quattro volte dalle scuderie italiane: Elaine Rodney nel 1964, Triple T Storm nel 1996, Ghibellino nel 2008 e Libeccio Grif nel 2011. L’ultimo successo di un cavallo nato in Italia è invece arrivato nel 2015 con Robert Bi, che in quella edizione ha firmato l’attuale record della corsa: 1.10.