Giampaolo Cinti – Paolo per tutti – era figlio di un sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri il quale a lungo è stato il secondo istruttore alla Scuola Padovana di Equitazione, il maresciallo Giovanni Cinti.
Paolo – nato il 24 giugno del 1948: ci ha lasciato questa notte, dunque a 77 anni – ha assorbito dal padre passione e predisposizione per la vita con i cavalli e nello sport equestre, divenendo molto rapidamente cavaliere di ottime capacità.
La sua carriera agonistica ha vissuto momenti importanti anche a livello internazionale tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila (esordio in Coppa delle Nazioni nel 2002) in particolare grazie a due cavalli italiani, Dimmi e Fandango X (tra i tanti, ovviamente), entrambi stalloni.
L’allevamento e i cavalli italiani sono stati due temi importanti per Paolo e per Stefania Searle Marzotto (lei purtroppo scomparsa nel settembre del 2023), uniti nella vita e nelle passioni: nella tenuta di Valdagno, l’Azienda Agricola La Favorita, insieme hanno organizzato alcuni importanti concorsi ippici nazionali e internazionali riservati a pony e a giovani cavalieri alla fine degli anni Ottanta, per poi trasferirsi in Toscana, ad Arezzo, dove hanno vissuto con Ita Marzotto (figlia di Stefania) la nascita dell’Arezzo Equestrian Centre e di quell’importantissimo circuito internazionale che risponde al nome di Toscana Tour.
Paolo era un uomo di intense passioni vissute e filtrate attraverso il suo carattere molto particolare: impulsivo, forte, capace di slanci poderosi tanto nell’entusiasmo quanto nell’ira, ma sempre contraddistinto da una bontà d’animo manifestata senza condizioni e senza limite. Questa è la ragione per cui chi gli ha voluto bene e chi ha beneficiato della sua amicizia d’ora in poi ne avvertirà la mancanza in modo doloroso.