Nel mondo delle rievocazioni storiche il Mutina Boica di Modena si è ritagliato negli anni un posto ai piani più alti: quelli che raggiungono le manifestazioni capaci di crescere in modo costante, grazie alla radici profondamente affondate nella convinzione e nelle motivazioni di chi le organizza.
E all’interno della manifestazione stessa a ritagliarsi uno spazio tutto suo è stata anche una cavalla, La Nera, colonna storica del gruppo ‘I Cavalieri della Fenice’: ma procediamo con ordine, e atteniamoci ai fatti.
La sera di domenica 14 settembre si è chiusa la XVI edizione dell’evento, dedicato a ‘La Profezia di Didone’: e tra giochi e didattica e cabaret storico, botteghe artigiane, musica, storytelling teatrali e giochi di ruolo c’è stato anche l’attesissimo spettacolo serale.
‘202 a.C. Il Giudizio di Zama‘: in scena il momento decisivo nella lunga guerra tra il proconsole romano Publio Cornelio Scipione e il geniale condottiero cartaginese Annibale Barca.
Un’ottima scusa per mettere in scena una battaglia simulata e recitata sì, ma molto realistica. Dove i rievocatori a piedi dei due eserciti si scontrano anche con manipoli di cavalieri: gli stuntmen de ‘I Cavalieri della Fenice’, capitanati da Fausto Fregni.
Una guerra finta, grazie al Cielo: terminati i duelli e il clangore di spade e gladi e scudi rimangono qualche ammaccatura, l’adrenalina a mille e la soddisfazione di sentire riflessa, negli applausi della gente, la riuscita dello spettacolo.
Ma domenica sera, alla fine dello show, c’è stato un momento speciale: perché proprio lì, sul campo che da anni la vede protagonista, La Nera ha salutato il suo pubblico e Gabriele Fregni le ha simbolicamente tolto la sella per l’ultima volta.

Ora La Nera, una ancora atletica guerriera di 25 primavere si godrà la meritata pensione, un pascolo con altri cavalli e qualche passeggiata con Eleonora, la figlia di Fausto.
Ma quel momento speciale, condiviso da rievocatori, spettatori e organizzatori immediatamente ha commosso in modo profondo tutti. Perché gli spettacoli sono finti ma l’impegno che ci mettono gli attori è vero, anche quando gli attori hanno 4 gambe e la criniera.
E quando fai qualcosa per lungo tempo e con impegno stringi legami forti con le altre persone intorno a te, sono cose che uniscono in modo speciale.
Per questo l’emozione di Fausto e di Gabriele, suo figlio si sono trasmesse così nitidamente a tutti gli altri che assistevano alla semplice cerimonia: perché era qualcosa di vero e di bello, da condividere insieme.

Gabriele Fregni e La Nera, foto di Francesco Lolli
“L’abbiamo sempre chiamata ‘La Lupa’ tra noi amici” racconta Fregni senior, “lei è un probabile incrocio tra Maremmano e Quarter con un carattere fortissimo. Da puledra era impegnativa, scontrosa, non accettava nessuna richiesta: non la voleva più nessuno. L’abbiamo presa noi, io mi affeziono a questi cavalli che ti mettono in discussione. E piano piano, con molta calma e tranquillità, ci siamo adattati uno all’altra”.
E siete riusciti piuttosto bene, vista la lunga strada percorsa insieme.
“Sì, tanto che lei è stata la prima cavalla a ‘calcare la scena’ di Mutina Boica, in una delle prime edizioni: era la nostra prima prova in una battaglia campale e da quel giorno lei c’è sempre stata, ovunque, nelle rievocazioni che abbiamo fatto in Italia e anche in Europa come a Nîmes”.
Com’è La Nera sul lavoro?
“Una vera guerriera, fedele e determinata: chi ha lavorato con lei si è affezionato quanto noi, perché nonostante il suo carattere ancora indomito è serena in mezzo alla cinfusione. Di lei tutti sanno di potersi fidare”.

Foto di gruppo con La Nera al centro, foto di Francesco Lolli
Perché avete deciso di ritirarla dalle scene proprio qui a Modena?
“Perché siamo legati in modo particolare a questo evento, qui è anche la nostra terra. E poi perché adesso La Nera è ancora in perfetta forma, integra, sana e forte: non vogliamo che sia mai meno di questo in una rievocazione, per il rispetto e la gratitudine che abbiamo per lei”.
Così, al culmine del suo ultimo spettacolo La Nera ha salutato il suo pubblico.
Ora è già nel nuovo pascolo, tra altri cavalli agée, coccolata da Eleonora che non le farà mancare la sua routine quotidiana di governo e qualche passeggiata tranquilla per mantenere al meglio condizione e muscolatura.
Perché i guerrieri veri non si fermano mai veramente del tutto, i racconti di una volta sono pieni di vecchi cavalli dell’esercito che sentendo uno squillo di tromba lontano si fermano sugli appiombi attenti e pronti alla carica, come quando erano giovani.
Anche La Nera sarà così: riposerà, ma senza dimenticare nessuna delle sue battaglie.
