Neri, puledro coraggioso: ma ha bisogno di aiuto

Il suo amico stallone lo ha protetto quando era libero: ora tocca a noi dare una mano al puledro ferito della Calvana

Neri e il suo amico stallone, frame da video Youtube

Prato, 28 gennaio 2020 – La Calvana è un pezzo di Appennino condiviso tra diversi comuni che vanno da Prato a Barberino del Mugello, un’area protetta ricca di boschi e pascoli.

E su questi pascoli, per mesi  è rimasto  nascosto Neri, un puledrone baio nato brado e ferito, chissà come e chissà quando, all’anteriore destro.

Avvistato nell’agosto del 2019, era sparito tra gli alberi nonostante la frattura gli imponga forzatamente una andatura claudicante ma Neri è un ragazzo tosto e si arrangia come può, caricando il peso sul moncone.

In tutti questi mesi da invalido e potenziale preda di lupi e quant’altro, vicino a lui è rimasto sempre uno stallone: un vero amico, che lo ha protetto fisicamente e anche supportato psicologicamente, ne siamo sicuri.

Ora Neri è stato finalmente ritrovato, catturato e ricoverato nelle strutture della A.S.S.C. Associazione Salvaguardia e Sviluppo Calvana .

Non corre immediato pericolo di vita, è protetto e seguito da medici veterinari e volontari premurosi ma avrà bisogno di un intervento complicato e costoso per tentare di sistemare la brutta frattura che ha condizionato per così tanto tempo la sua vita.

Vi va di aiutarlo?

Il suo coraggio, la sua forza e il suo ottimismo (il baietto è dotato di un carattere incantevole, nonostante il dolore con cui convive) meritano tutto l’aiuto che possiamo dargli: un modo “in miniatura” di imitare l’esempio del suo amico stallone, che lo ha protetto dai lupi e dalla solitudine e dalla tristezza quando vivevano insieme nei boschi.

Qui la petizione per Neri su BuonaCausa. Org, e qui la sua storia da un articolo de La Nazione.

Noi facciamo il tifo per Neri: ma vorremmo tanto dare una carezza anche al generoso cavallo che gli è stato vicino nei mesi più duri e che adesso si è unito ad uno dei tanti piccoli branchi che vivono su quei monti.

I cavalli bradi in Calvana sono molto numerosi, e c’è in progetto un gemellaggio con la realtà dei Cavalli Selvaggi dell’Aveto: cavalli liberi, cavalli di tutti.

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