Umbria: 56 iscritti alla gara, ma gli organizzatori rimandano il tutto per salvaguardare i ragazzi

Un’altra prova di fair-play al tempo del Coronavirus: questa volta da Città della Pieve

La locandina dell'evento, post annullamento
Perugia, 5 marzo 2020 – Quando si dice il senso di responsabilità, quello del buon padre di famiglia: per domenica 8 marzo prossimo al campo sportivo di Ponticelli a Città della Pieve, sul bordo umbro della Val di Chiana, era in programma una gara interregionale di Endurance.

Categorie previste la Cen/B, Cen/A e debuttanti, 56 gli iscritti confermati sino a due giorni fa provenienti da Lazio, Umbria, Piemonte, Emilia Romagna e Liguria: una festa dello sport attesa da mesi, sono molti i cavalieri e le amazzoni locali che si distinguono nella disciplina delle lunghe distanze anche a livello internazionale (basta fare il nome della campionessa internazionale Costanza Laliscia, che ha scuderia a pochissimi chilometri da qui).

Ma lunedì 2 marzo si è registrato il primo caso pievese di Coronavirus: un uomo è stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Perugia, familiari e persone entrate in contatto con loro sono in quarantena e da mercoledì 4 marzo l’amministrazione comunale ha deciso, in via precauzionale,  di chiudere le scuole di ogni ordine e grado.

Che cosa ha deciso quindi l’associazione equestre Wild Horse, organizzatrice della gara?

“L’Asd Wild Horse, in seguito a eventi sopravvenuti nel Comune di Città della Pieve e nelle limitrofa città di Chiusi (Siena) relativi al virus Covid-19 ritiene opportuno, in linea con altre attività sportive della zona, di annullare con rammarico la manifestazione. Ci sembra doveroso tutelare tutti i partecipanti alla competizione, con particolare riguardo ai giovanissimi Under 14. N.b. La società Wild Horse rimborserà le prenotazioni dei box, firmato: Emilio Fratini”.

Che dire? ci sono società di calcio di serie A che si sono comportate con molta meno signorilità.