Vecchi amici, proprio come sono Paolo Utmar e Oxalis, castrone Anglo-Arabo di 35 anni portati con nobile disinvoltura.
Ci piacerebbe chiamarla proprio così, ‘Vecchi Amici’: una rubrica che parli di noi e dei nostri cavalli, di quelli che vediamo il muso che gli si imbianca ma negli occhi gli ritroviamo sempre la stessa scintilla che ci ha incantati la prima volta.
Come è successo a Paolo e Oxalis, per l’appunto: che si sono visti per la prima volta in un giorno di pioggia di tanti anni fa.
“È stato un amore a prima vista”, ci ha scritto Paolo, “ho conosciuto Oxalis in un giorno di pioggia del 1996, presente alla visita del medico veterinario per l’acquisito da parte di una ragazza che voleva fare salto ostacoli. Io avevo già il bel Cupido, castrone Camargue: ma evidentemente sono un bigamo”.
Ma quando è iniziata davvero la vostra storia?
“Dopo 4 anni, era il solstizio d’estate del 2000: lo acquistai da un’altra ragazza che faceva Salto ostacoli con alterne fortune. Insieme io e Oxa abbiamo gareggiato in moltissime specialità: dal cross country alle gare paesane di pole bending, dove eccelleva. Ma anche Salto ostacoli, cacce, trekking anche se i risultati migliori sono arrivati nei 60 km di Endurance, che al tempo era di velocità. Andammo al Trofeo delle Regioni 2 volte, con ottimi risultati. Lui non s’imbrancava mai con gli altri binomi in gara: superato un cavallo cercava subito il seguente, con andature e un impulso da sogno”.

Oxalis oggi, foto dalla pagina Facebook di Paolo Utmar
E oggi cosa fate insieme?
“Dal 1992 faccio bird-watching a cavallo: in questa attività il mio Camargue Cupido (ma il suo nome d’uso è sempre stato Cucco) eccelleva: con lui potevo permettermi guadi al limite del possibile e i complessi attraversamenti delle foreste ripariali. Ma con gli anni ho “cucchizzato” anche Oxalis, l’Anglo-Arabo: per moltissimo tempo ho girato montando il Cucco e con Oxalis a capezza, a pelo e al galoppo se era il caso. Pochi anni prima ero stato in Mongolia dove ho assaporato il piacere della vera destrezza in campagna. Insomma ho avuto la fortuna di una vita avventurosa, piena di imprevisti sempre superati. Cucco è morto 3 anni fa a 31 anni, ora vivo con Oxa che ha una capannina nel mio giardino ormai da 8 anni. Lo monto ancora, con i dovuti riguardi. In partenza è un po’ pigro, lo era anche da giovane: ma ancora ci divertiamo, e ancora a gennaio di quest’anno ho censito con lui gli uccelli acquatici di un tratto d’Isonzo. Insomma, siamo maturati e invecchiati insieme”.
Vecchi amici, e grazie a Paolo per averci raccontato la sua vita con Oxalis.
Aspettiamo anche la vostra di storia.
Perché sapete com’è: gli amici degli amici sono anche nostri amici!

Oxalis e una lontra durante una delle sue uscite naturalistiche, il disegno è di Paolo Utmar