In un panorama in cui molti giovanissimi si avvicinano all’equitazione senza conoscerne davvero storia, regole e valori, nasce un progetto che prova a colmare questo vuoto: la nuova Riding Academy ideata da Givova, azienda nota nel mondo dello sport e ora pronta a investire anche nella formazione equestre.
A guidare il percorso è Arnaldo Bologni, figura carismatica e punto di riferimento per generazioni di cavalieri e istruttori.
L’obiettivo? Formare atleti completi, consapevoli, capaci non solo di montare un cavallo, ma di comprendere il mondo a cui scelgono di appartenere.
Chiediamo direttamente a Bologni senior di spiegarci il progetto.
“L’dea della Riding Academy è di Givova, azienda che si occupa di abbigliamento sportivo. Una delle figlie dei proprietari monta i pony e da qui è nato il desiderio di entrare nel nostro ambiente, con un progetto serio. Hanno scelto me come professionista e hanno coinvolto altri docenti: Andrea Proietti, professore dell’Università di Perugia, come coach; Alessandra La Noce per la parte atletica; la presidente di giuria Paola Mirabassi per il regolamento sportivo, la veterinaria Giovanna Trenti. Infine la signora Lalla Novo per quanto riguarda storia e cultura generale, equestre ma non solo: e chi meglio di lei per farlo, che è stata una delle nostre amazzoni più talentuose sin da giovanissima? L’idea è quella di far conoscere ai ragazzi la storia dell’equitazione, insegnare loro i regolamenti – fondamentali quando si entra in gara – e costruire una formazione solida”.
I ragazzi quindi hanno l’opportunità di cominciare a mettere radici nel mondo in cui stanno per entrare.
“Esatto. Questo è il secondo stage, dopo il numero ‘0’: vogliamo che questi giovani non imparino solo a montare, ma conoscano davvero ciò che fanno perché spesso oggi ci sono ragazzi che cominciano a montare a cavallo senza conoscere l’origine delle discipline che praticano”.
Che età hanno i ragazzi di questa edizione dell’Academy?
“Sono tutte ragazze, una decina: la più grande ha 15 anni, la più piccola 12”.
Cosa differenzia questa Academy da altri percorsi simili?

“Questa Academy vuole far crescere anche chi non pensa di avere grandi ambizioni sportive. È un progetto inclusivo, e vogliamo dirlo con chiarezza. Gli altri stage sono più selettivi dal punto di vista agonistico, e va bene: devono portare un ritorno in termini di prestazioni a chi li segue. Il nostro ritorno, invece, è aiutare chi vuole diventare, prima di tutto, una ‘persona di cavalli‘ e non ha avuto la fortuna di nascere in una famiglia con una tradizione equestre”.
Sappiamo che ci sono già nuovi sviluppi futuri sul tavolo.
“Sì, pensiamo di introdurre anche un modulo di mental coaching: non solo legato all’equitazione, ma alla vita nel suo complesso. Insegnare ai ragazzi a essere piccoli manager di sé stessi, e a muoversi nel mondo. Abbiamo un progetto ‘From Study to Work’, che riguarda le competenze trasversali, quella cultura generale che ti permette di affrontare la vita: contiamo di inserirlo nei prossimi stage”.
La Riding Academy di Givova, sotto la guida di Arnaldo Bologni, sembra voler riportare al centro un concetto spesso dimenticato: l’equitazione è una disciplina che si costruisce con cultura, consapevolezza e rispetto, non solo con la tecnica.
Se queste sono le premesse, il progetto può diventare un modello per una nuova formazione giovanile, capace di formare cavalieri completi e cittadini più maturi: e questo ci piace, ci piace davvero molto.
Docenti e allieve sonjo stati impegnati a Le Siepi di Cervia sino ad oggi: aspettiamo da loro impressioni, racconti, foto e video che ci facciano entrare nella loro esperienza…perché un po’, ammettiamolo, vorremmo averla avuta anche noi questa possibilità!





















