Schiavolin: “Lavoriamo per l’integrazione tra sport ippici ed equestri”

Schiavolin: “Un ponte tra sport ippici e sport equestri, in un progetto di integrazione tra i due mondi del cavallo”

Snaitech parte con il palinsesto complementare ippico, in foto Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech © Snaitech
Snaitech parte con il palinsesto complementare ippico, in foto Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech © Snaitech
Roma, 2 dicembre 2021 – Un ponte tra sport ippici e sport equestri, in un progetto di integrazione tra i due mondi del cavallo.

Lo ha lanciato Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech, nel corso del convegno “Gli sport equestri nell’economia italiana”, tenuto ieri alla Luiss Business School di Roma.

«Credo che in futuro si possa stabilire questa bellissima sinergia – ha detto Schiavolin – Per quanto ci riguarda, questa è l’idea che ci ha spinto ad investire circa 15 milioni sull’Ippodromo di San Siro e a dotare Milano di un evento di equitazione, la Milano Jumping Cup, destinato a crescere nei prossimi anni e che ha ottenuto un grande riconoscimento dalla Federazione Internazionale, fino ad affidare a Snaitech all’Ippodromo di San Siro gli Europei 2023. E’ il frutto una collaborazione molto positiva con la Fise e le istituzioni non solo sportive».

Una linea, come riporta Agipronews, che trova, a giudizio di Schiavolin, conferme nello studio “Il cavallo vincente”, presentato dalla Luiss: «Nella sua prefazione, il Presidente Marco Di Paola fa riferimento al pensiero dell’antropologo Marcell Mauss che identifica lo sport in una nuova concezione allargata e cioè nella sua funzione culturale, educativa, politica ed economica. Ne siamo talmente convinti che abbiamo deciso di fare dell’Ippodromo di San Siro la casa non solo del cavallo, ma di un nuovo modello di entertainment, teatro di eventi sportivi, ma anche artistici e culturali».

L’ad di Snaitech nel suo intervento ha accennato anche alla valenza green delle attività equestri: «Si tratta di sport ecosostenibili per definizione, ma siamo convinti che sia arrivato il momento di spingere con decisione ancora maggiore in questa direzione. Torno sugli investimenti che stiamo realizzando a San Siro, mirati proprio a rendere l’ippodromo al cento per cento green e a bassissimo impatto ambientale, così da veicolare ancora meglio nel futuro i valori che connessi agli sport del cavallo».

Parlando dell’impatto economico delle attività equestri, oggetto dello studio della Luiss, Schiavolin è tornato sulla Milano Jumping Cup, che ha vissuto la prima edizione lo scorso luglio. «Siamo soddisfatti ma sappiamo che c’è molto da lavorare. In questo senso, Piazza di Siena e il lavoro di Diego Nepi Molineris, event director e attuale dg di Sport e Salute, rappresentano un esempio da seguire sotto molti aspetti, in particolare per la visione pop che è riuscito a dare all’evento e per l’impatto ecosostenibile e green del modello realizzativo. Nella nostra visione, la Milano Jumping Cup è un evento che deve saper coinvolgere tutti, in particolare le nuove generazioni. Non siamo visionari: sappiamo che non sarà facile e dovremo anche tenere d’occhio i conti, ma siamo convinti di potercela fare».