Ennio Morricone: c’era una volta la Musica

«Devo cercare di realizzare una colonna sonora che piaccia sia al regista, sia al pubblico, ma soprattutto deve piacere anche a me, perché altrimenti non sono contento. Io devo essere contento prima del regista. Non posso tradire la mia musica», Ennio Morricone 1928-2020

Ennio Morricone, da Wiki Commons
Roma, 6 luglio 2020 – Ennio Morricone, il celebre compositore di musiche legate per sempre anche al mondo dei cavalli, è morto stanotte in una clinica di Roma dove era stato ricoverato per le conseguenze di una caduta avvenuta nella sua casa.

Morricone aveva 91 anni: diplomato in tromba all’Accademia di Santa Cecilia aveva dedicato tutta la vita alla sua musica, quella che sentiva e in cui credeva profondamente tanto da non avere paura di declinarla in tutte le occasioni possibili.

Per lui non esistevano categorie musicali di serie B, componeva brani classici come colonne sonore di film comici con la medesima attenzione e capacità di interpretare nel modo giusto il tema scelto di volta in volta.

Un po’ come un cavaliere che ha la capacità di trarre il meglio da ogni cavallo che gli capita di montare.

Ed Ennio Morricone rimarrà infatti per sempre legato all’immaginario della gente di cavalli grazie alle iconiche colonne sonore dei film western di Sergio Leone, da Per un pugno di dollari in poi.

Perché tutti abbiamo imparato a memoria gli spaghetti western, è da quando eravamo piccoli che – Quentin Tarantino compreso – abbiamo fatto nostri cavalli di indiani e cow-boy sulle note così fortemente evocative di Ennio Moricone.

Che con la sua musica dipingeva dentro la nostra fantasia e rendeva tutto più credibile, più vero, più plausibile.

I deserti dell’Andalusia, dove girava la maggior parte dei suoi film Sergio Leone (compagno di banco delle elementari di Morricone) diventavano per noi davvero il Far West e veramente i profili graffiati di Clint Eastwood e Henry Fonda erano la faccia, sporca ma buona, dell’America che ci piaceva credere.

Perché il potere della musica è fortissimo e il ricordo di una armonia ti si scolpisce dentro più di tante parole, discorsi e nozioni.

E ogni volta che sentiremo una delle sue frasi musicali dai western di Leone vedremo come sempre un cavallo arrivare da lontano, polveroso e paziente, con l’Eroe sulla sella e tutta la cattiveria del mondo dietro la sua groppa.

Grazie Maestro, perché ogni bella musica è un dono: infinito.