Alla Fiera Mediterranea del Cavallo di Tenuta Ambelia, tra i tanti appuntamenti organizzati in collaborazione con Fieracavalli on Tour il 7 e 8 giugno scorsi, c’è stato anche lo spettacolo di teatro equestre D’Amore e di Nebbia.
Una vera e propria celebrazione della Sicilia: grazie alla regia di Giuseppe Cimarosa, gli 80 artisti e i 50 cavalli protagonisti dell’evento – prodotto dall’Istituto di incremento ippico di Catania e supportato da numerosi sponsor privati – hanno raccontato una terra così ricca di cultura e storia.
Un racconto che ha riscosso un grande successo di pubblico, il complimento più vero e più bello per ogni artista che si rispetti: sold out per entrambe le date, con gli spalti gremiti da 3.000 spettatori a sera, a testimoniare l’impatto dello spettacolo.
Noi non c’eravamo, ad Ambelia. Quindi ce lo siamo fatti raccontare da Maria Baleri, che ha così fortemente voluto far rinascere la Fiera Mediterranea del Cavallo – e affidare a Giuseppe Cimarosa la responsabilità della regia del gala.

Michael Mule’ e Mariele Chiara, foto di Andrea Grimaldi
“Giuseppe è bravo, lo sappiamo tutti” – ha detto Baleri – “ma qui ha fatto una regia straordinaria, con quadri che sembravano rubati al Caravaggio. Un gala che ha raccontato la terra di Sicilia nei suoi colori, nelle sue bellezze ma anche nei suoi lati negativi. Questa nebbia, a rappresentare il male che incombe e opprime la gente, e che si chiama mafia – e tutti hanno capito di che cosa si stava parlando. Dal più grande al più piccolo degli spettatori, è stato chiaro per tutti quanto sia potente la capacità di raccontare del teatro equestre.
Non sto nemmeno a dire l’accuratezza dei costumi, dei colori, la ricerca sui finimenti. Sono una caratteristica di Cimarosa, che è persona di cultura profonda oltre che grande uomo di cavalli. Ma Giuseppe ha anche una profondità d’animo impressionante, e un cuore che non ha vergogna a mettere in evidenza.”

Alex Giona, foto di Andrea Grimaldi
Importanti anche i nomi dei protagonisti in campo.
“Il contributo dei Giona Show è stato fondamentale. Sono stati molto bravi a integrarsi in questo spettacolo. Giulia Giona era la classica vedova siciliana, vestita di nero sui suoi nerissimi Frisoni. Alex, invece, tutto in bianco era la bellezza, la purezza che abbracciava la bambina vestita di rosso…Una soddisfazione straordinaria rivedere, in un evento curato da me, i Giona, che ho conosciuto nel 2000 a Fieracavalli, e constatare quanta carriera abbiano fatto da allora. Hanno vinto premi prestigiosi, sono diventati tra i più importanti artisti equestri a livello mondiale. Ma anche vedere tanti cavalieri siciliani che hanno migliorato in modo incredibile la loro tecnica, e quanto è stato bravo Cimarosa a unirli in un unico gruppo che ha lavorato in armonia”.

Giulia Giona, foto Andrea Grimaldi
Una emozione vera, quindi.
“Se ci penso mi commuovo ancora – continua Maria Baleri – perché è stato difficile arrivare a realizzare questo evento. Ma ne è valsa la pena, con un risultato del genere. Ogni sacrificio ha avuto un senso quando sabato sera Michelangelo Bentivegna, direttore dell’Istituto di incremento ippico per la Sicilia, ha detto che per l’anno prossimo riconfermava l’evento”.

Amalia gnecchi Ruscone e Carmelo lo Cicero, foto Andrea Grimaldi
Peccato non esserci stati, quindi. Ma segnatevi già la data: dal 15 al 17 maggio 2026, ad Ambelia torneranno la Fiera Mediterranea del Cavallo, il teatro equestre e tutte le emozioni che sanno regalarci i cavalli e la gente di Sicilia.

Francesco Spallino e la compagnia del teatro equestre Cimarosa, foto Andrea Grimaldi