Tra le manifestazioni più riconosciute del calendario equestre europeo, Fieracavalli Verona rappresenta da oltre un secolo un punto di riferimento stabile. La rassegna veronese ha saputo mantenere un profilo internazionale senza perdere il contatto con le realtà locali: quelle delle associazioni, degli allevatori, dei centri ippici e delle comunità che ruotano attorno al mondo del cavallo non solo come sport o professione, ma anche come cultura.
In questo spirito si inserisce l’iniziativa proposta dagli Amici del Cavallo di Sardegna, che per l’edizione 2025 della fiera hanno organizzato un viaggio collettivo dalla Sardegna a Verona, dal 6 al 10 novembre. Un’iniziativa pensata non solo per facilitare la partecipazione all’evento, ma anche per rafforzare un senso di comunità tra appassionati e operatori del settore dell’isola.
L’idea di unire la traversata marittima, la visita alla fiera e alcune tappe culturali sul territorio veneto, dimostra attenzione per la qualità dell’esperienza. Il programma è semplice e ben costruito, con spostamenti in pullman, pernottamenti in cabina e in hotel, e possibilità differenziate per chi desidera visitare la fiera o esplorare altre città limitrofe. Il tutto mantenendo costi accessibili e una gestione di gruppo che permette anche ai meno esperti di muoversi con tranquillità.
In un contesto come quello isolano, dove le distanze geografiche spesso si sommano a quelle logistiche, questa proposta acquista valore. Non è raro che appassionati sardi del settore equestre rinuncino alla partecipazione a eventi fieristici per la complessità dell’organizzazione individuale. In questo caso, invece, il viaggio diventa anche occasione di incontro, scambio e condivisione.
Non si tratta solo di “andare in fiera”, ma di riconoscere l’importanza del partecipare, del rappresentare un territorio che, pur nella sua marginalità geografica, ha molto da dire sul piano della biodiversità, dell’allevamento e del turismo equestre.
