Che avessimo un debole per gli amici Asini lo avevate già intuito, immaginiamo.
D’altronde è impossibile non tenerli nel cuore, una volta che li si è conosciuti dal vero e si è capito quanto stupidi siano certi nostri proverbi, e travisati certi loro comportamenti.
Per cui siamo lietissimi che la Fondazione Alda Fendi abbia scelto di onorarli con la sua ‘Preghiera per andare in Paradiso con gli Asinelli‘, un omaggio di Raffaele Curi al poeta francese Francis Jammes (1868 – 1938).
Fu lui, il ‘cantore dei sentimenti semplici’, a scrivere la poesia che ha questo titolo, ed è lui che ha ispirato questao action set in programma a Roma da martedì 11 novembre negli spazi di Palazzo Rhinoceros, sede di Fondazione Alda Fendi.
L’ingresso è libero e gratuito, il percorso sarà aperto sino al 12 aprile 2026.
Concepito in tre appuntamenti artistici distinti, uniti dalla comune suggestione ispiratrice, il progetto si focalizza sull’asino, inteso come animale amico dell’uomo, indipendente, saggio e resiliente, presente nella tradizione cristiana come simbolo di bontà e umiltà. Per questo primo action set, Raffaele Curi, direttore artistico della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, recupera un celebre e delicato componimento di Francis Jammes, “Preghiera per andare in Paradiso con gli asinelli”, in cui il poeta francese si rivolge a Dio per implorarlo di condurlo, con la guida degli angeli, nel regno della pace eterna.
Dopo Francis Jammes Fondazione Fendi ospiterà la parte di evento dedicata all’Asino d’Oro di Apuleio, e quindi a ottobre un omaggio a una delle performance dell’artista Marina Abramovich.
Quella in cui Marina, inginocchiata davanti a lui, parlava al suo asino: che paziente e comprensivo la ascoltava, con tutta l’attenzione che un cuore gentile può avere per chi ha bisogno di scaricare ansie, paure, rimorsi.
Quasi come a un confessore, ha detto qualcuno, e l’accostamento non è certo azzardato: lo sapevate che sino all’inizio del XIII secolo i presbiteri, la notte di Natale, intonavano il Kyrie Eleison degli Asini?
Un motivo in più, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, per avere rispetto di queste preziose creature, empatiche e generose e timide allo stesso tempo.

Alda Fendi insieme ad Anna Fendi e Pino Tedesco all’inaugurazione “Preghiera per andare in Paradiso con gli asinelli” Omaggio a Francis Jammes di Raffaele Curi.
Rhinoceros – Roma, Via del Velabro – dalla pagina Facebook della Fondazione Alda fendi
Preghiera per Andare in Paradiso con gli Asini, di Francis Jammes
Quando dovrò venire a Te, Signore,
fa che un bel giorno sia, che la campagna in fiore
risplenda. Il mio sentiero vorrei, come quaggiù,
scegliermi per andare, come mi piacerà,
in Paradiso, dove di giorno son le stelle.
Prenderò il mio bastone e sulla strada grande
andrò, dicendo ai miei amici, gli asinelli:
Io sono Francis Jammes e vado in Paradiso,
ché non c’è inferno nel paese del buon Dio.
E dirò loro: Venite, del cielo azzurro, amici,
povere bestie che con un muover d’orecchi
discacciate le api, le busse ed i tafani…
Che io Ti appaia in mezzo a queste bestie,
che per questo mi piacciono: che abbassano la testa
dolcemente e si fermano giungendo i loro piedini
in un modo dolcissimo e che ti fa tenerezza.
Arriverò seguito da migliaia d’orecchi,
da quelli che portarono pesanti ceste ai fianchi,
da quei che trascinarono carri di saltimbanchi,
o carretti ricolmi di pentole e piumini,
da quelli che portano sul dorso dei bidoni ammaccati,
dalle asine pregne, come otri i fianchi enfiati,
da quelli ai quali infilano come dei calzoncini,
per le bluastre piaghe che fanno purulente
le mosche che testarde vi s’attaccano intorno.
Signore, con questi asini a te venga, quel giorno.
E fa che siano gli angeli a guidarci alla pace,
verso ruscelli erbosi che specchiano ciliegie
lisce come una carne ridente di fanciulle;
che curvo sulle tue acque divine, in quella
dimora degli eletti, agli asini somigli,
la povertà miranti, umile e dolce loro,
dentro la limpidezza del sempiterno amore.
Francis Jammes con una vacca
























