Gli ippodromi britannici riaprono al pubblico

In Gran Bretagna si sta lavorando per la progressiva riapertura degli impianti al pubblico, Anche se sarà un’operazione che non avrà un iter particolarmente accelerato, la notizia è stata accolta con euforia dal mondo ippico che non vede l’ora di riabbracciare gli appassionati assenti dagli spalti dal primo di giugno

Una emblematica immagine della grande folla assiepata sugli spalti durante il meeting di Royal Ascot

Bologna, martedì 24 novembre 2020 – La British Horseracing Authority (BHA), Racecourse Association (RCA) ed il Horsemen’s Group (HG), hanno di concerto rilasciato uno statement nel quale hanno accolto con favore e con gioia la decisione del Governo di aprire, parzialmente, gli ippodromi ed in generale tutti i teatri dello sport, al pubblico sugli spalti. Il tutto avverrà attraverso vari livelli: Livello 1 saranno ammessi fino a 4000 persone, livello 2 fino a 1000 persone mentre livello 3 sarà a porte chiuse. I vari impianti stanno attendendo indicazioni dal governo. I primi esperimenti di ingresso del pubblico furono portati avanti da Doncaster e Warwick, dunque l’Inghilterra si sta preparando a dare di nuovo il benvenuto al pubblico che manca dagli ippodromi dal 1° Giugno scorso. 

Come abbiamo già raccontato qualche giorno fa, il Governo inglese ha anche previsto un pacchetto di contributi per lo sport britannico di £300 milioni, di cui £40 milioni solo riservati all’ippica che ha pagato moltissimo in termini di economia l’assenza del pubblico.

Il BHA Chief Executive Nick Rust ha detto: “Questa è più che una bella notizia, non vediamo l’ora di accogliere di nuovo il pubblico negli ippodromi anche se tutto sarà progressivo e lento, per evitare che la situazione possa degenerare ancora”. In Italia si attende il nuovo DPCM in vista del 3 Dicembre, ma il Premier Conte ha già annunciato che non saranno aperti gli impianti sulle piste da sci e dovranno essere contenute le tombolate e contesti familiari. Vedremo se saranno aperti almeno parzialmente gli ippodromi. 

 

 

Fonte: Equos