Paradressage: selezione ‘rosa’ per le azzurre a Tokyo

La comunicazione ufficiale Fise del team del paradressage azzurro. Le parole del presidente Di Paola e l’intervista al tecnico Acerbi. In partenza per Tokyo Morganti, Salvadé, Sileoni e Semperboni

Bologna, 5 luglio 2021 – Anche gli azzurri del Paradressage, con un team tutto rosa, sono pronti a volare a Tokyo per prendere parte ai prossimi Giochi Paralimpici in programma in Giappone dal 24 agosto al 5 settembre.

La Federazione Italiana Sport Equestri ha infatti convocato oggi, lunedì 5 luglio, quattro azzurre che scenderanno nei rettangoli dell’Equestrian Park di Tokyo, sito paralimpico in cui si svolgeranno le competizioni di paradressage, per la precisione dal 26 al 30 di agosto.

Ecco chi sono le convocate (in ordine alfabetico)

Sara Morganti (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) su Royal Delight o Mariebelle;

Francesca Salvadè (Dressage Life Asd) su Oliver-Vitz;

Carola Semperboni (La Nuova Cerrina Asd) su Paul;

Federica Sileoni (Scuderia Le Tre Coste SSD a RL) su Burberry o Don Perignon.

Chi sono le nostre paradressagiste

Tra le convocate ci sono amazzoni di grande esperienza. Sara Morganti, Campionessa del Mondo in carica, ha ben tre medaglie d’oro iridate e una d’argento al collo, ottenute in due edizioni dei World Equestrian Games di Tryon 2018 e Caen 2014 (sempre in sella a Royal Delight ndr). L’amazzone azzurra vanta anche la partecipazione ai WEG di Lexington 2010 e a sei edizioni dei Campionati d’Europa consecutive dal 2009 al 2019, con sei bronzi e due argenti continentali conquistati in carriera.

Anche per Francesca Salvadè quella di Tokyo non sarà la prima esperienza Paralimpica, dopo Londra 2012 e Rio del Janeiro 2016. Due le edizioni dei World Equestrian Games disputate (Tryon 2018 e Caen 2014) e ben quattro Campionati d’Europa consecutivi dal 2013 al 2019.

Federica Sileoni e Carola Semperboni debuttano in occasione dei Giochi di Tokyo, anche se quest’ultima amazzone ha già rappresentato l’Italia ai Campionati d’Europa di Rotterdam 2019.

Le quattro amazzoni individuate dalla Federazione per il paradressage faranno parte dunque della lista degli azzurri impegnati a Tokyo 2020. La delegazione paralimpica italiana al completo sarà a breve ufficializzata dal Comitato Italiano Paralimpico.

Così come avvenuto per i sei azzurri convocati per i Giochi Olimpici anche i cavalli e le amazzoni che prenderanno parte ai Giochi Paralimpici dovranno osservare un periodo di quarantena e rifinitura del lavoro ad Aachen dal 10 al 17 di agosto, prima di prendere il volo per il Giappone 18 dello stesso mese.

Nel periodo di quarantena cavalli e amazzoni azzurre saranno accompagnate dal capo equipe Ferdinando Acerbi, dal tecnico federale Alessandro Benedetti, dai tecnici Laura Conz e Francesca Cavaglià, dal veterinario di squadra, dott. Fabrizio Monici e dai due groom di squadra: Michele Caporro e Antonio Ragno, che si occuperanno del benessere dei cavalli.

La dichiarazione del presidente Di Paola

«Sono sicuro – ha detto il Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Marco Di Paola – che le nostre azzurre daranno il meglio, così come hanno sempre fatto durante la loro carriera agonistica. Sappiamo che sarà un’edizione dei Giochi molto complicata da un punto di vista logistico a causa delle diverse restrizioni, ma la Federazione sta facendo il massimo per rendere più agevole la trasferta da un punto di vista organizzativo. Partecipare a un’edizione dei Giochi Olimpici o Paralimpici in rappresentanza del tricolore – ha aggiunto il numero uno della Fise – è il sogno di ogni sportivo, per questo l’augurio che voglio rivolgere a ognuna delle quattro azzurre presenti a Tokyo è quello di vivere questo sogno, simbolo di ripartenza per tutto il mondo dello sport».

L’intervista con il tecnico

Ferdinando Acerbi, alla domanda che riguarda la selezione dei binomi olimpici, ci ha tenuto ad allargare un po’ il discorso. E, attraverso le sue parole, si intuisce facilmente il motivo.

«Francamente, con l’imminenza delle Olimpiadi davanti non posso fare a meno di pensare a tutti gli atleti che hanno contributo con grandi sforzi a fare crescere il movimento del paradressage. Non sono stati momenti facili. Ed è per questo che solo grazie all’impegno degli atleti, delle loro famiglie e dei loro supporter abbiamo tenuto botta. Un carissimo e affettuoso augurio va anche a Federico Lunghi, vittima di un infortunio dal quale ci auguriamo si riprenda al più presto. È grazie a tutti loro se oggi possiamo ragionare in termine di binomi selezionati…

I nomi credo che siano facilmente intuibili. A Tokyo l’Italia del paradressage sarà rappresentato daun team tutto in rosa: Sara Morganti, Francesca Salvadè, Carola Semperboni e Federica Sileoni. Al ritiro di Aachen arriveranno 6 cavalli. Due torneranno in Italia, gli altri quattro proseguiranno con le amazzoni fino in Giappone».

Nell’ambito del quartetto, cosa ha guidato la scelta finale?

«Tolta Sara Morganti che fa storia e sé, la scelta è stata in linea con una progressione costante di tutti i binomi negli ultimi due anni. Federica è andata avanti e se i Giochi fossero stati nella loro data originale sarebbe comunque stata riserva. Carola è cresciuta con forza e sta ancora andando avanti. Francesca sta affinando un connubio sempre più sincero con il ‘nuovo’ cavallo… Una trend positivo comune a tutte le nostre paradressagiste. Che porteremo in rettangolo con l’impegno di fare del nostro meglio anche alle Olimpiadi».