Al Cpedi di Casorate ‘solo’ conferme

Con la mente già a Tokyo, il paradressage si incontra al tradizionale Cpedi di Casorate Sempione. Il Tecnico Fise Acerbi ci racconta com’è andata e conferma una rosa allargata di possibili olimpionici

Bologna, 27 giugno 2021 – Si è concluso nella tarda mattinata odierna l’appuntamento ‘storico’ di Casorate Sempione con il Cpedi. Il team Maestrello ancora una volta ha saputo mandare in scena con grande energia una gara alla quale in Brughiera hanno sempre tenuto moltissimo.

E ancora una volta, l’appuntamento con il paradressage internazionale è risultato piacevole e famigliare.

Purtroppo – è un dato numerico – le adesioni dei concorrenti sono risultate inferiori rispetto alle edizioni passate. Ma ciò non ha nulla a che vedere con l’entusiasmo e le capacità degli organizzatori.

Riguarda semmai gli ultimi colpi di coda di una pandemia che ha segnato il mondo delle competizioni in tutto il mondo. E riguarda anche la prossimità con le Paralimpiadi che prestissimo vedranno i binomi al ‘check-in’ dei voli per Tokyo…

Per avere un’idea di come sono andate le prove dei nostri paradressagisti, abbiamo intercettato il tecnico selezionatore Ferdinando Acerbi, che ha così commentato l’evento al quale ha naturalmente presenziato.

«L’edizione del Cpedi di Casorate 2021 come sempre ha messo in luce l’energia organizzativa dei Maestrello, ai quali va un grande applauso. Per quanto riguarda più prettamente i lavori in rettangolo mi sento di esprimere i miei complimenti a ogni singolo atleta e ai loro staff. Dopo due anni di stenti, manifestazioni mancate e grandi incertezze ho constatato che il lavoro quotidiano non si è mai interrotto. I binomi non hanno mollato il colpo. E hanno in larga parte progredito. Complimenti davvero per aver retto tanto a lungo e così bene. È merito degli atleti se oggi possiamo dire che nonostante pandemie ed epidemie il movimento del paradressage non ha smesso di crescere».

In merito a valutazioni più dirette rispetto agli atleti in campo, Acerbi è sceso nel dettaglio.

«Sempre bene Sara Morganti con Royal Delight. Ottime anzi. Ottimi i rettangoli, ottima la condizione… Come sempre, una certezza. Ma accanto a Sara, devo dire che sono molto contento anche di tutti gli altri. Carola Semperboni è cresciuta ancora ed è oramai insieme a Sara è in grado di tirare la volata a una ipotetica squadra. Bene Anita Panigalli, Erika Barozzi al rientro… Brave anche Elisa Plebani e Letizia Minuti. Difficile fare nomi perché c’è sempre il rischio di dimenticare qualcuno. E sarebbe un peccato perché sono davvero convinto che abbiano fatto tutti, dal primo all’ultimo, molto bene. Ho avuto la percezione esatta che i ragazzi si stiano divertendo. E nella pratica agonistica questo è un elemento fondamentale per crescere e andare avanti».

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Marco Riva (CONI Lombardia), Vittorio Orlandi (Fise Lombardia), Ferdinando Acerbi, commissario tecnico della Nazionale Paradressage Pierangelo Santelli (Comitato Italiano Paralimpico Lombardia) e alle sue spalle Danilo Maestrello       ©PBiroldi
Da Casorate a Tokyo il passo è breve…

Con il tecnico selezionatore impossibile non allungare lo sguardo verso Tokyo. Soprattutto ora che siamo praticamente a ridosso della data di partenza per l’ingaggio a cinque cerchi. Del resto è già da tempo che ‘radio bordo campo’ ha già dato la compilation del paradressage dream team azzurro.

I nomi che sono in ‘quota olimpica allargata’ dovrebbero essere quelli di Sara Morganti, Francesca Salvadé, Carola Semperboni, Federica Sileoni, Erika Barozzi e Federico Lunghi, che tuttavia al momento è fermo e al quale vanno i nostri migliori auguri…

«Il team verrà comunicato ufficialmente il 5 luglio. Quindi al momento posso solo confermare che in effetti i nomi che ‘girano’ sono i possibili olimpionici. Per i cavalli però è decisamente presto. La selezione non è ancora definita».

Abbiamo chiesto ad Acerbi quale sia il clima di questo avvicinamento olimpico così diverso.

«Devo dire che tutto sta svolgendosi in un modo che mi piace molto. Man mano che l’obiettivo si avvicina, si compongono come in un mosaico le professionalità e l’entusiasmo di tutti. E Ogni pezzettino va al posto giusto a completare un disegno più grande. La sensazione è di grande sinergia e condivisione di idee. Tante professionalità per un fine comune. Cosa si può volere di più?».

Sempre in merito a Tokyo, ci siamo fatti spiegare da Acerbi come si svolgerà il programma di viaggio dei nostri atleti, umani ed equini.

«Il 10 agosto sei cavalli partiranno per Aachen per la quarantena. Da Aachen 4 di loro proseguiranno per Liegi – aeroporto di partenza – mentre 2 torneranno in Italia. Il 18 agosto partiranno atleti e cavalli per arrivare a Tokyo il 19… Il 2 settembre torniamo tutti a casa».

In merito alla composizione della mission olimpica del paradressage, Acerbi ci ha dato la ‘formazione’ della delegazione Fise.

«Benedetti, Inghilleri, Ferrante, Monici e io. Ci saranno ovviamente i tecnici degli atleti, Paoli, Conz e Cavalia. E naturalmente i groom».