Reining: due italiani sul tetto del mondo

Dai ranking di Equistat, grandi soddisfazioni per il reining che vanta radici italiane e che sta facendo – da anni – storia negli Stati Uniti

"Lexi", Wimpys Little Chic, scomparsa lo scorso ottobre

Bologna, 17 marzo 2024 – C’è tanta Italia… nell’America del reining… O per meglio contestualizzare il concetto, ci sono molti dei ‘nostri’ ai vertici delle prestigiose classifiche annuali di Equistat per il favoloso mondo del reining a casa dello Zio Sam. In pratica nella terra in cui la disciplina è nata.

Le virgolette di ‘nostri’ sono doverose, visto che viviamo in un mondo assai globalizzato e moltissimi atleti e allevatori si sono da tempo spostati dall’Italia agli Stati Uniti dove vivono ed esercitano in maniera stanziale. Però, anche così, non è facile attenuare quel pizzico d’orgoglio di bandiera.

Iniziamo naturalmente da Andrea Fappani che con i suoi 8,6 milioni di dollari vinti guida – con quasi un milione di vantaggio su Shawn Flarida – la top five dei cavalieri che hanno vinto di più.

Ma il secondo nome da fare è quello dell’inossidabile Arcese che con la Arcese QH guida la classifica dei primi cinque proprietari: 3,2 milioni di dollari all’attivo.

E siccome Arcese ha sempre avuto l’allevamento nel cuore, eccolo di nuovo nella classifica degli allevatori che hanno vinto di più. È ‘solo’ al secondo posto, dietro a Bob Loomis, con vincite dei suoi prodotti per 4,2 milioni di dollari.

Arcese è nella top five anche nelle classifiche Sire & Dam, quarto con il magnifico stallone Gunnathashya ma soprattutto leader incontrastato per le prestazioni di madre inarrivabile della compianta “Lexi”, Wimpys Little Chic, secondo Shawn Flarida semplicemente «il più grande reining horse che sia mai venuto al mondo».

C’è della soddisfazione…