Richard Vogel: uno che ha cura del futuro dello sport

Ai vertici della FEI Jumping Rankings Richard Vogel accarezza il suo sogno. E guarda al mondo del sport con rinnovato impegno dopo essere entrato nel Board dell’International Jumping Riders Club

Bologna, 8 marzo 2024 – Richard Vogel, che tra pochi giorni festeggerà il suo ventisettesimo compleanno, è tra i cavalieri più attesi al Dutch Masters di ‘S-Hertogenbosch. Protagonista di una memorabile vittoria nella tappa di Ginevra del Rolex Grand Slam of Show Jumping in sella a United Touch S, il giovane tedesco sarà in campo nella leggendaria Brabanthallen come live contender del prestigioso circuito.

Il tradizionale appuntamento olandese (iniziato ieri e che si protrarrà fino al 10 marzo) sarà l’ultimo Major della decima edizione del Rolex Grand Slam of Show Jumping che ha iniziato i suoi festeggiamenti durante il CHIO di Aquisgrana a inizio estate 2023 per proseguire successivamente con lo CSIO di Spruce Meadows e il CHI di Ginevra.

Vogel con questo concorso fa rientro in Europa (il suo quartier generale è a Dagoberthausen) dopo la lunga trasferta a Wellington. L’ottimo bottino di risultati (1° nel Gran Premio del CSI5* con United Touch S e 2° in quello del CSI3* con Seven de l’Equipe) ha pesato molto per il suo percorso di avvicinamento alla “top ten” della Fei Jumping Rankings che lo vede al 9° posto nell’aggiornamento di fine febbraio.

Richard in tre anni ha letteralmente bruciato le tappe scalando a ritmo serrato la classifica. Una posizione, quella attuale, che certamente lo gratifica ma che al tempo stesso lo impensierisce.  Su di lui, prammatico e grande lavoratore, e United Touch S, il suo potente baio (12 anni Westfalen) soprannominato “l’extraterrestre”, c’è ormai massima attenzione.

«Vincere il GP Rolex Grand Slam di Ginevra alla prima partecipazione…. Ci ho messo un po’ a capire che non era un sogno quel che era successo. Sono fiero perché dietro a quel risultato c’è il grande lavoro di un team composto da tanti appassionati professionisti. L’ingresso nelle posizioni apicali della FEI Jumping Rankings ha portato grandi cambiamenti. Sono sempre stato nelle retrovie e raggiungere il gruppo di testa mi sembrava un miraggio. Sono anche sempre stato considerato un outsider dai colleghi che da anni si avvicendano nelle alte sfere. Ora invece ho tutti gli occhi puntati addosso: qualcosa di piacevole ma al tempo stesso anche di grande peso. La pressione è forte se penso soprattutto di essere considerato anche un esempio per le giovani generazioni che ti guardano e vogliono ispirarsi al tuo modo di montare».

Vogel ha molto a cuore il futuro dello sport e con esso delle nuove generazioni che rappresenta. Proprio per questo è molto felice di essere stato eletto nel board dell’International Jumping Riders Club.

 

©IJRC/FPetroni

 

«Ho avuto una bella opportunità. In un primo momento ho pensato di non avere sufficiente esperienza per una posizione così impegnativa, di essere troppo giovane. E’stato Ludger Beerbaum che mi ha spinto ad accettare. “Indipendentemente dal momento in cui inizi, imparerai con il tempo – mi ha detto. E’ così che si acquisisce l’esperienza”. Sono molto motivato per questo ruolo. Penso che il mio contributo sia utile proprio perché sono giovane e rappresento una categoria di cavalieri che saranno i campioni del domani. Lavorare per il bene comune e per il futuro del nostro sport è importante e io non sono proprio il tipo che è capace di stare con le mani in mano a criticare regole e progetti che non sono condivisi. Non si possono cambiare le regole da un giorno all’altro. Abbiamo uno sport bellissimo e dobbiamo essere attivi per vedere che tutto prosegua nella giusta direzione. Sono stato fortunato di poter partecipare alla Young Riders Academy 2020 che è stata per me una significativa esperienza di accrescimento».

United Touch S è il cavallo che maggiormente ha contribuito a proiettarlo nelle alte sfere del jumping. «Non vorrei mai smettere di ringraziarlo per quella che è stata la sua performance a Ginevra. Meraviglioso. Lo monto da meno di due anni ed è ancora di proprietà del suo allevatore, Julius-Peter Sinnack che lo segue con grande passione quando può in tutti i concorsi. Quando è arrivato nelle nostre scuderie era destinato alla monta di Sophie Hinner, la mia fidanzata, ma si è presto rivelato troppo forte per lei ed è dunque passato a me. Sin dal primo momento in cui l’ho montato ho capito di essere in sella ad un soggetto che non ha confronto con nessun altro tra quelli che ho avuto sino ad ora a disposizione: un vero aeroplano».

Al Dutch Masters di ‘S-Hertogenbosch Vogel non ha presentato United Touch S  ma un altro dei suoi cavalli di punta: Cepano Baboulet. Più adatto, come dichiarato dal cavaliere tedesco «ad essere utilizzato sul terreno di gara della Brabanthalle, più piccolo di quello di Ginevra».

 

Fonte: comunicato stampa IJRC