In Grecia i cavalli (e gli altri equidi) sono ufficialmente amici dell’uomo: come i cani e i gatti

In Grecia i cavalli e gli equidi sono diventati animali d’affezione: speriamo che la prossima bella legge greca riguardi gli asini di Santorini

Pony di Skyros, piccoli e nobili cavalli di Grecia: ne sono rimasti 300 foto Andrew Frey-Lempicki da Wiki Commons
Atene, 7 agosto 2020 – Una buona notizia che sta tutta nelle due righe, secche secche ma limpide e chiare dell’articolo 17, legge 4711/2020 appena emanata dal governo greco.

E cosa fa la Grecia? Chiude le porte in faccia (anche) alla macellazione per scopi alimentari dei cavalli in particolare e degli equini in generale.

“È vietato l’allevamento, l’addestramento e l’utilizzo di animali per qualsiasi tipo di combattimento. Sono altrimenti vietati l’allevamento, l’uso e l’esportazione di cani, gatti ed equidi per la produzione di pellicce, cuoio, carne o per la fabbricazione di medicinali o altre sostanze”.

Un ottimo risultato, anche da parte di un paese come la Grecia che non ha tradizioni gastronomiche per quanto riguarda la carne di cavalli e altri equidi e che non ha storicamente parte attiva nei mercati di importazione o esportazione della stessa.

Certo, sarebbe bello che fosse stato previsto anche un paragrafetto a riguardo degli asini di Santorini, che trasportano turisti dal porto dell’isola greca sino a Fira.

Percorrono ogni giorno, più volte, i 520 gradini che separano le due località e spesso con turisti tutt’altro che leggeri da portare in groppa.

Magari sarebbe bastata una norma riguardante il rapporto peso dell’asino/peso del turista trasportabile, ecco.

Ma qui ci rendiamo conto che sarebbe diventato più difficile.

Esattamente come sarebbe in Italia riguardo la macellazione equina, visto che siamo il paese che importa più carne di cavallo al mondo e tra i maggiori consumatori.

Ma è comunque un avvenimento da festeggiare per la Grecia e i suoi cavalli.

E lo facciamo con questo bellissimo video di Brio, cavallo delle Murge che vive lì da quando era un puledro.

Grazie a Michael Tzouramanis che ce lo ha inviato.

Aggiornamento: qui la sezione dedicata agli asini di Santorini di The Donkeys Sanctuary