Dopo il caso di Freedom LZ, la cavalla Trottatrice che aveva attirato l’attenzione sulle condizioni di lavoro dei cavalli degli ‘Gnuri a Palermo, l’amministrazione comunale del capoluogo siciliano tiene alta l’attenzione sul benessere animale.
Tre giorni fa un conducente era stato multato perché nonostante il divieto continuava a girare per la città con la sua carrozza trasportando turisti, ignorando l’ordinanza ufficiale.
E anche oggi 24 luglio 2025, stante l’ondata di caldo torrido è vietata la circolazione di cavalli e carrozze adibiti al trasporto turistico.
Continua quindi il lavoro dell’assessore comunale al Benessere animale, Fabrizio Ferrandelli, sostenuto nei fatti dalla polizia locale che vigila sul rispetto delle regole stabilite.
Un lavoro reso necessario dall’ondata di calore prevista per questi giorni in Sicilia: Il servizio meteo dell’Aeronautica Militare ha registrato oggi 34° a Modica (Ragusa) , 39° a Caltanissetta, a Palermo 36° ( da Meteo AM), a Catania 33°.
Un ripasso su come aiutare i nostri cavalli quando c’è troppo caldo:
1) Integrare la loro profenda con 1 cucchiaio di sale da cucina al giorno, 3/4 giorni alla settimana
2) Docce, docce fresche a go-go per abbassare la temperatura corporea: e cominciate a bagnarlo sempre dalle gambe, con gradualità risalire. Ricordatevi di non mettere mai il cavallo ancora bagnato nel box, nemmeno d’estate: un riscontro d’aria e si corre il rischio di fargli buscare una bronchite.
3) Lavoratelo al mattino molto presto, nelle ore più fresche: non c’è pigrizia che tenga se volete avere il vostro compagno in forma agli appuntamenti sportivi. E dopotutto sarà più piacevole anche per voi, no?
4) Evitare il solleone: mettetelo fuori al paddock di notte e tenetelo nel box di giorno, non uscite per il lavoro nelle ore più calde.
5) Il cavallo presenta il fianco incavato, le fosse orbitali accentuate, ha la pelle non elastica? Reintegratelo immediatamente con acqua alla quale avrete aggiunto uno degli appositi preparati in commercio con potassio e magnesio: ma tenete presente che è da usare nelle emergenze o in casi di necessità. Il rimedio non deve diventare una abitudine: l’abitudine deve essere quella di evitare l’emergenza!
6) Sempre tanta acqua da bere a disposizione del cavallo. Se è al paddock controllate che sia pulita e gradita, se è nel box controllate il beverino, specialmente se lo trasferite in una scuderia diversa dalla solita: potrebbe non essere funzionante, e anche poche ore senza acqua con queste temperature e dopo un trasporto potrebbero causargli un grave disagio.
7) Occhio all’alimentazione, come ci ha spiegato bene il dottor Giovanni Biglietti qualche tempo fa (qui l’articolo completo): occorre prestare moltissima attenzione alle fermentazioni che il caldo può innescare negli alimenti e che potrebbero causare coliche, alterando il ph intestinale e la flora batterica. I fieni insilati ad esempio con le alte temperature si degradano prima, gli stessi mangimi con alte componenti di grasso e crusca tendono ad irrancidirsi. Per cui la crusca o la diamo immediatamente appena arrivata, o è meglio addirittura astenersi; stesso discorso per l’avena bagnata, darla immediatamente al cavallo perché umida fermenta velocissimamente.
E se il colpo di calore è già in atto? Dal vademecum della nostra Liana Ayres sull’argomento:
- Mettete subito il cavallo all’ombra
- Rifrescate l’intero corpo con abbondante acqua, concentrandovi sulle fasce muscolari più grosse come il posteriore
- Evitate di coprire il cavallo con panni o asciugamani bagnati. Si rischia di impedire la dissipazione del calore. Semmai un impacco con acqua fresca può essere fatto mettendo e togliendo il panno sulla testa o sul collo. Mettere e togliere, mettere e togliere…
- Rimanete con il cavallo all’ombra in un luogo ventilato
- Offrite piccole quantità di acqua fresca (mezzo secchio per volta) ogni 30 minuti
- Per essere più sicuri, mentre mettiamo in atto tutte queste contromisure, facciamo una telefonata al veterinario… E relazioniamolo in merito alla situazione
Qui un nostro articolo su Freedom LZ