Cavalli e scuola, che successo il secondo Lab

Arnaldo Bologni, Johannes Spitaler, Elena Giulia Montarsi e Davide Testori hanno stregato i sei giovani allievi che si sono iscritti allo stage che ha avuto luogo a casa Quondam, il Regno Verde di Narni

Foto di gruppo dal secondo lab di Cavallo Magazine, photo by Marco Proli

Bologna, 26 ottobre 2020 – Una bellissima giornata. È questa l’impressione che rimane dopo le ore passate oggi al centro ippico Il Regno Verde della famiglia Quondam grazie allo stage organizzato da Cavallo Magazine Lab.

Perché quando si vedono sei giovani allievi pronti a mettersi in gioco per migliorare e crescere ti si allarga il cuore. E quando ti accorgi che si lasciano coinvolgere dal “gioco” fino a non accorgersi nemmeno, dopo ore e ore impegnative passate in sella, che sta arrivando il buio ed è ora di tornare in scuderia capisci che tutto ha funzionato al meglio e lo scopo è stato raggiunto. Merito del loro impegno, certamente: ma anche della capacità del nostro corpo docente di coinvolgerli e motivarli. 

Lo stage è cominciato con gli occhi attenti dell’osteopata e fisioterapista Johannes Spitaler che ha trasformato il momento del mettere la sella in uno spazio di attenzione dedicata ad ognuno dei binomi.

È continuato con la prima parte di lavoro in sella con Arnaldo Bologni: che conosciamo tutti come qualificato cavaliere e competente istruttore, ma solo chi lo ha visto lavorare con gli allievi in campo sa quanto sia capace di trasmettere anche grazie alla sua capacità comunicativa.

Una pausa per il pranzo e poi via, i lavori sono ripresi con l’incontro virtuale dei nostri sei protagonisti con la psicologa dello sport e mental coach Eleana Giulia Montorsi: didattica a distanza a causa delle restrizioni da Covid-19, ma vicinanza empatica con amazzoni e cavalieri che grazie a lei hanno adesso a disposizione alcuni suggerimenti strategici per affrontare lo sport (e la vita) nel modo più positivo. 

Poi è stato il turno di Davide Testori, preparatore atletico e istruttore di equitazione che ha risvegliato i suoi allievi in senso non solo muscolare: che il riscaldamento ben fatto sveglia anche i riflessi, e ricordarsi che tutti e due i componenti del binomio sono atleti da mantenere in efficienza allo stesso modo fa sempre bene. 

Infine di nuovo in sella, che Bologni attende gli allievi in campo con un delicato esercizio per il controllo e l’equilibrio del cavallo: semplici barriere a terra che si sono progressivamente e moderatissimamente alzate, ma hanno reso evidente la raggiunta intesa tra i ragazzi e i loro cavalli. 

Poi la giornata è finita, ed è sembrata a tutti troppo corta: vedere ognuno delle amazzoni e dei cavalieri in campo attento e pronto sino all’ultimo in campo è stato il regalo più bello per chi ha creduto e organizzato questa esperienza.

È per questo che vogliamo rifarlo, è per questo che crediamo in questo progetto: e insieme a voi cercheremo di migliorarci e raggiungere lo scopo che ci siamo prefissi sin dall’inizio. Che è quello di seminare educazione equestre, incuriosire alle infinite sfaccettature della meravigliosa creatura che rende unico il nostro sport, invogliare a crescere come gente di cavalli i nostri giovani: ed è bello anche solo stare a guardarlo, uno spettacolo così.