Il 5 giugno a Pinerolo la presentazione ufficiale di Scritti Equestri di Francesco Amalfi: un viaggio nella mente di un Maestro visionario.
Nel mondo dell’equitazione moderna, si parla spesso di innovazione, ma si dimentica troppo in fretta chi aveva già intuito tutto, decenni prima.
È il caso di Francesco Amalfi, cavaliere, militare e maestro nato nel 1883, che torna oggi sotto i riflettori grazie a un’opera postuma destinata a lasciare il segno: Scritti Equestri.
Il libro sarà presentato giovedì 5 giugno alle ore 17:00 presso la sala Federigo Caprilli del Museo Storico dell’Arma di Cavalleria di Pinerolo (TO), un luogo simbolico per l’equitazione italiana.
L’evento vedrà la partecipazione del curatore Mario Gennero, dell’olimpionica Daria Camilla Fantoni, e sarà introdotto dal Gen. C.A. Flaviano Godio, direttore della Rivista di Cavalleria.
Scritti Equestri non è un testo nuovo.
È un libro nato dalla polvere degli archivi, dalla memoria di un’allieva e dalla passione di un autore-filologo.
Il Generale Francesco Amalfi, morto nel 1968, aveva affidato le sue riflessioni tecniche e filosofiche a una serie di fogli scritti a mano, consegnati nel tempo alla sua allieva: Daria Fantoni, poi diventata una delle grandi protagoniste del dressage italiano.
A rendere possibile questa pubblicazione è stata anche una casa editrice che ha compreso il valore culturale e tecnico dell’opera: Zoraide Editore, realtà salentina indipendente che si distingue nel panorama italiano per la qualità dei contenuti, l’attenzione alla cultura equestre e l’impegno nella diffusione della conoscenza.
Il marchio non si limita a stampare libri, ma si propone come vero punto di riferimento per la comunità equestre.
Il suo obiettivo è chiaro: diffondere cultura, competenza e consapevolezza, offrendo uno spazio di dialogo e confronto attraverso eventi, workshop e iniziative editoriali.
In un’epoca in cui l’editoria è spesso inquinata da logiche commerciali, Zoraide si distingue per autenticità, professionalità e passione vera.
Scritti Equestri ne è l’esempio perfetto: un libro nato per trasmettere sapere, non per seguire le mode.
E proprio questo sapere, così lucido e senza tempo, apparteneva a un cavaliere atipico, fuori dagli schemi, che non seguiva dogmi ma osservava, sperimentava, e costruiva il proprio metodo come si costruisce una scienza esatta.
Francesco Amalfi lavorò in Ungheria, studiò le scuole classiche tedesche e quella spagnola di Vienna, rifiutando i provincialismi e le ideologie tecniche.

Aveva intuito molte delle evoluzioni della tecnica moderna, eppure, come spesso accade agli innovatori, le sue idee non trovarono subito accoglienza, soprattutto in certi ambienti più legati alla tradizione e alle gerarchie militari dell’epoca.
Scritti Equestri non è destinato solo a chi pratica salto ostacoli o venera la tradizione classica.
È una guida per chiunque voglia coltivare un rapporto duraturo, intelligente e rispettoso con il cavallo.
Daria Fantoni – cinque volte campionessa italiana di dressage e tre volte olimpionica – lo conferma: “L’ho capito dopo. L’hanno spiegato i cavalli, la maturità, l’esperienza.”
L’evento del 5 giugno è più di una semplice presentazione. È una restituzione storica, un’occasione per:
- ascoltare aneddoti e insegnamenti direttamente da Daria Fantoni;
- scoprire il lavoro filologico di Mario Gennero;
- riflettere sul valore attuale di un testo scritto a mano più di mezzo secolo fa.
Il contesto è quello giusto: Pinerolo, città della Scuola di Cavalleria, e il Museo dell’Arma, luogo simbolico per il cavallo e la sua cultura in Italia.
In un tempo di tutorial rapidi e tecniche “usa e getta”, Scritti Equestri ci ricorda che l’equitazione è arte, mestiere, cultura e relazione profonda. E che per diventare davvero competenti, dobbiamo imparare a leggere il passato come una guida, non come un ricordo.
Comunicato stampa da Zoraide Editore