Giostre Cavalleresche d’Italia: adesso sì che si gioca

Edito dalla faentina White Line, arriva il family game per essere protagonisti di giostre e quintane: Giostre Cavalleresche d’Italia. Ce lo racconta l’intervista di Gabriele Garavini

Bologna, 22 novembre 2023 – Dalle pagine dei nostri quotidiani arriva la notizia-strenna per il prossimo Natale. Dedicata naturalmente a tutti coloro che vorrebbero i cavalli declinati in ogni possibile maniera. A segnalarci l’uscita di Giostre Cavalleresche d’Italia è il pezzo de Il Resto del Carlino per la firma di Gabriele Garavini che riportiamo con piacere.

Una ditta Faentina edita il gioco da tavolo sulle Giostre Cavalleresche d’Italia. Gli autori, molto noti a Faenza e in Italia, Aldo Ghetti e Willer Giacomoni.

Nella suggestiva location della «Sala delle Gesta Rossiane», all’interno della «Rocca dei Rossi», di San Secondo Parmense (PR) è andata in scena sabato scorso la sesta edizione del «Galà dei Cavalieri» e premiazione del «Miglior Cavaliere d’Italia» prestigioso ed unico premio in ambito nazionale, riservato alle Giostre e Quintane.

Non poteva esserci cornice più importante per la presentazione, in anteprima, del primo gioco in scatola ispirato alle Giostre e Quintane realizzato da Aldo Ghetti e Willer Giacomoni di Faenza.

 

Questa nuova «Storia in gioco» permetterà finalmente di mettere i panni dei cavalieri che corrono le giostre più famose d’Italia. Dopo mesi di studi, incontri e prove, è finalmente stato editato dalla White Line Edizioni di Faenza, Giostre cavalleresche d’Italia, dove nel regolamento si ritrovano il mondo del gioco del tavolo con quello delle moderne rievocazioni storiche, in particolare quello delle giostre.

Gli autori di Giostre cavalleresche d’Italia

Aldo Ghetti, mosso dalla sua sfrenata passione per la Storia, dal 1973 si è avvicinato al mondo del wargame e poi a quelli della ricostruzione storica, delle Giostre, e del re-enactment. Nel 2019 a Lucca Comics & Games ha ricevuto il riconoscimento di «Personalità wargamistica dell’anno»e il Presidente della Repubblica lo ha insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica per «l’ininterrotta attività di divulgatore storico: dalle Rievocazioni Storiche ai Giochi da tavolo storici».

Ghetti conosce sui campi di gara Willer Giacomoni, cavaliere, figlio d’arte, pluricampione fin da piccolo delle più prestigiose giostre italiane con quarantacinque vittorie ufficiali più una serie di gare minori. Insieme hanno creato Giostre cavalleresche d’Italia.

 

Su come funziona realmente il gioco, abbiamo interpellato direttamente uno dei due autori, Aldo Ghetti. «Si tratta di un gioco da tavolo riservato da due a più giocatori in base alla Giostra che si sta correndo. E per tutte le età a partire dai 12 anni. Appartiene ai giochi definiti “family games” ovvero un gioco studiato e realizzato per coinvolgere e far divertire con poche e semplici regole un pubblico più ampio dei soliti giocatori abituali, incoraggiando l’interazione sociale. È strutturato su regole facili, una preparazione veloce e durata contenuta; basato sulle abilità dei partecipanti, tipo colpo d’occhio e intuizione. Permette ai giocatori di decidere se interpretare un singolo Cavaliere, oppure svolgere la Giostra desiderata correndo come Terziere, Sestiere, Borgo o Rione a seconda della tipologia di Giostra.

Infatti può essere giocato da un minimo di due giocatori a un massimo di 9 nella Giostra all’Anello di Narni (se giocano come singoli Cavalieri). Quindi il gioco permette di riprodurre integralmente le seguenti Giostre: Niballo – Palio di Faenza, Corsa all’anello di Narni, Giostra Cavalleresca di Sulmona. Più una generica Giostra “al Buratto o Saraceno”, permettendo quindi agli appassionati di rigiocare sul tavolo la loro giostra. Ogni giocatore dispone di un mazzo di carte movimento attraverso il quale dovrà muovere il proprio cavaliere facendogli percorrere nel miglior modo il campo di gara (realizzato su plancia a esagoni) per giungere per primo al bersaglio. Il gioco, per la prima volta, unisce la Rievocazione Storica, rappresentata dalle Giostre cavalleresche, con il mondo dei Gioco da tavolo che tanta diffusione ha avuto negli ultimi anni, soprattutto tra i più giovani. Oltre al gioco base è possibile acquistare la scatola con le due miniature tridimensionali dei cavalieri ed i marcatori in 3D che rappresentano l’abilità del Cavaliere e la stanchezza del Cavallo».

 

Tiene inoltre a precisare Ghetti, «A breve verrà messo in commercio un mazzo di carte. Che rappresenterà circa una ventina di Cavalieri, divisi tra Leggende e Campioni. Dove ognuno di essi avrà una caratteristica specifica, permettendo al Giocatore di identificarsi con uno di loro. Inoltre, prossimamente lo promuoveremo nei Rioni faentini per far conoscere al meglio il gioco.  E organizzare sfide tra rionali per “rigiocare” il Niballo 2023.» ».

 

Come è stato lavorare a fianco con Willer Giacomoni? «Operare con Willer alla realizzazione di questo gioco è stata una bellissima esperienza di vita e di amicizia. Ha partecipato e contribuito in modo indispensabile alla definizione delle regole di gioco. Non avrei mai potuto anche solo pensare di definire le “Caratteristiche dei Cavalieri e Cavalli” senza la sua competenze».

 

Edito dalla casa editrice White Line edizioni di Faenza, sotto forma di libro gioco è in vendita on line al costo di 45 euro. Lo sarà presto anche nelle librerie.

 

Fonte: Il Resto del Carlino/GGaravini