Fermi tutti, i cavalli che lavorano stanno meglio di quelli bradi: lo dice la scienza

Una ricerca dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise ha preso in esame cavalli che lavorano e cavalli bradi: l’ormone dello stress è più alto nei crini di questi ultimi

Stanno meglio quelli che lavorano o bradi? I crini dei cavalli danno la risposta - Foto Anacrhai
Bologna, 7 settembre 2022 – Premessa: le ricerche scientifiche ed etologiche in campo equestre confermano in modo logico e obiettivo le sensazioni empiriche e le conoscenze derivanti dalla pratica di tanti di noi ippofili.

Per cui abbiamo imparato che è sciocco dire ‘ma è la scoperta dell’acqua calda’: in particolar modo in questo caso, su una ricerca che indaga il livello di benessere in cavalli che lavorano con l’uomo e cavalli bradi.

Il caso presente riguarda l’articolo comparso da il 6 luglio scorso su MDPI sulla ricerca condotta dal dottor Francesco Cerasoli e altri suoi colleghi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise di Campo Boario, a Teramo.

Valutazione del benessere in gruppi di cavalli con gestione, ambienti e attività differenti mediante la misurazione del cortisolo nel crine, effettuata tramite cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa ad alta risoluzione Orbitrap ibrida.

Questo il titolo, trasparente negli scopi e nella metodologia: una argomentazione documentata, non una semplice opinione personale, da mettere sul tavolo nelle sempre più frequenti discussioni sul benessere del cavallo che lavora.

Ma quali sono stati i risultati della ricerca?

Il gruppo di animali bradi mostra livelli di cortisolo molto più elevati rispetto ai cavalli che vivono in scuderia, anche superiori a quelli che svolgono il servizio d’ordine della Polizia di Stato italiana.

Questi risultati hanno dimostrato che i cavalli che escono allo stato brado possono essere più soggetti a stress.

Di seguito il sommario dell’articolo su MDPI.

Identificare le pratiche che causano stress nella gestione del cavallo può essere difficile. Sono disponibili poche ricerche che confrontino il profilo di stress dei cavalli con diverse gestioni e attività.

Attualmente non c’è piena consapevolezza del fatto che la  scuderizzazione del cavallo sia più o meno stressante dello stato libero.

Questo studio ha valutato lo stress nei cavalli con gestione e attività diverse valutando i livelli di cortisolo nel crine.

Tutti i cavalli selezionati provenivano dalla stessa zona (Centro Italia) e nelle stesse condizioni secondo il protocollo European Animal Welfare Indicators (AWIN).

Il crine è stato analizzato mediante cromatografia liquida accoppiata a spettrometria di massa ad alta risoluzione, che non è stata precedentemente utilizzata per questo scopo.

Il gruppo di animali bradi mostra livelli di cortisolo molto più elevati rispetto ai cavalli da stalla, anche superiori a quelli che svolgono il servizio d’ordine della Polizia di Stato italiana.

Questi risultati hanno dimostrato che i cavalli che vivono allo stato brado possono essere più soggetti a stress di quelli che lavorano. Sebbene siano auspicabili ulteriori studi su questo argomento, questa ricerca aggiunge un tassello importante allo stress associato alla gestione dei cavalli.

Sintesi.

I cavalli sono sempre stati animali utilizzati per la compagnia, il lavoro, il trasporto e la performance nel corso della storia dell’umanità.

Esistono diversi modi di gestire i cavalli, ma gli studi su come il benessere del cavallo sia influenzato dalle diverse attività e gestioni sono scarsi.

Comprendere come la gestione, l’ambiente e i diversi usi dei cavalli possono influenzare il livello di stress e benessere non  è importante  solo per le persone che vivono e lavorano con loro.

Sono stati selezionati tre gruppi di cavalli con gestione, ambienti e attività differenti: (1) cavalli da scuderia montati frequentemente, (2) cavalli che svolgono servizio di ordine pubblico sotto la Polizia di Stato italiana e (3) cavalli bradi.

L’analisi del cortisolo è stata eseguita su campioni di crine mediante cromatografia liquida accoppiata a spettrometria di massa ad alta risoluzione Orbitrap ibrida (LC-HRMS/MS), una tecnica di laboratorio utilizzata per la prima volta per quantificare il cortisolo nel crine.

La selezione dei cavalli da inserire nei tre gruppi è stata effettuata includendo solo soggetti con valutazione del benessere positivo secondo il protocollo di valutazione del benessere del cavallo (AWIN).

Queste analisi hanno dimostrato che i livelli di cortisolo rilevati nel crine degli animali bradi erano significativamente più elevati rispetto a quelli rilevati nei cavalli da scuderia e che lavorano.

Questi risultati potrebbero essere stati una conseguenza di complessi fattori ambientali, gestionali e comportamentali, che dovrebbero essere oggetto di ulteriori approfondimenti.

Nota bene: “Il cortisolo, un ormone prodotto dal surrene su impulso del cervello, è l’ormone simbolo dello stress. Nei momenti di maggior tensione determina l’aumento di glicemia e grassi nel sangue, mettendo a disposizione l’energia di cui il corpo ha bisogno”, da Auxologico.it.

Visualizza testo completo della ricerca  qui