Salone del Cavallo Americano: quanta strada…

Dal 2024 la ‘creatura’ di Giancarlo Doardo sarà Fiera Internazionale certificata. Un traguardo importante per un Made in Italy che parla al mondo

Bologna, 22 febbraio 2024 – C’era una volta un’idea. Una fiera equestre dal sapore agricolo, ma piena di colore e di fermento, nata nell’ormai lontano 1988 in una Reggio Emilia vivace e intelligente. Dalla laboriosità tipica di quella gente unita alla loro mentalità sempre progressista e in evoluzione, si materializzava l’embrione di una fiera che sarebbe cresciuta negli anni in maniera esponenziale: nei numeri certo, ma anche e soprattutto nella fisionomia, virando nettamente verso uno spettacolo sportivo di livello e una connotazione economica sempre più rilevante.

Quando Giancarlo Doardo iniziò a occuparsene, nel 1999, prima come consulente e poi come organizzatore unico dell’evento, il Salone del Cavallo si specializzò: divenne l’unica fiera italiana e una delle uniche due in Europa dedicate esclusivamente agli sport dell’equitazione americana e alla country life in tutti i suoi affascinanti aspetti. Sotto la guida della sua TFY Srl, la fiera cominciò a “strabordare” dal quartiere fieristico emiliano che la tenne a battesimo, e fece un primo grande passo trasferendosi in una sede più ampia e moderna: la bella CremonaFiere.

Prese così il via la “seconda vita” del Salone del Cavallo Americano, che traghettò la kermesse fino al traguardo, importantissimo, dell’edizione 2024, in programma dal 24 al 26 maggio: l’ingresso ufficiale tra le fiere più prestigiose al mondo, quelle che possono fregiarsi della qualifica di “Fiera Internazionale”. In Italia, per il settore equestre, solamente due.

 

«Guardando indietro, quante difficoltà, quanto studio, quante soddisfazioni… Quanta strada… Quanta vita», dice Doardo, la cui intera famiglia – la moglie Loretta (con Doardo nella foto qui sopra, ndr) e la figlia Vittoria – è al suo fianco in questo difficile lavoro. E spiega che la certificazione di “Fiera Internazionale” è stata ufficialmente rilasciata da ISF Cert, l’istituto di certificazione dei dati statistici fieristici che attribuisce questa denominazione – controllata e riverificata costantemente nel tempo – alla maggior parte delle fiere internazionali italiane: «ISF Cert si è basata sostanzialmente sulla qualità degli eventi agonistici ospitati e sulla presenza, negli anni, di concorrenti, espositori e pubblico internazionali. Al Salone del Cavallo Americano abbiamo moltissimi arrivi da Europa e Stati Uniti, quindi l’ok dell’ente certificatore è arrivato in scioltezza».

Ma che cosa significa esattamente essere riconosciuti come Fiera Internazionale? «Significa moltissimo: in termini di prestigio certamente, ma anche e soprattutto in termini di business. Quando una fiera è internazionale coloro che vogliono esporre possono rivolgersi alle proprie Camere di Commercio di competenza, in qualsiasi Paese del mondo, e ricevere sostanziosi contributi per la partecipazione. È bastato essere inseriti nel calendario delle Fiere italiane con la nuova qualifica perché il nostro ufficio iniziasse a ricevere richieste da nuovi espositori, sia italiani sia esteri. Devo dire una quantità che non avrei immaginato nemmeno nelle previsioni più ottimistiche…», conclude un Doardo sorpreso quanto galvanizzato dalla nuova avventura.

Ecco perciò una nuova eccellenza della creatività e della competenza italiane: la manifestazione avrà come sempre un programma sportivo fitto, con gare ad altissimo livello; poi un salone commerciale di grande interesse, una serie di eventi collaterali a 360° sul mondo del cavallo americano, area per bambini, food and beverage, e una sezione dedicata alla musica e al ballo country western che attira ogni anno centinaia di ballerini. Su queste pagine nelle prossime settimane tutti i dettagli: stay tuned!

 

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