Ippodromi: verso la riapertura

I rappresentanti del Mipaaf, i senatori Francesco Saverio Abate e Francesco Battistoni, intravedono, in tempi brevi, la possibilità di riaprire gli ippodromi agli appassionati del meraviglioso mondo delle corse

La sede del Mipaaf in via XX settembre a Roma

Bologna, lunedì 3 maggio 2021 – Ieri, in occasione del GP Regione Campania all’ippodromo napoletano di Agnano, i Senatore Francesco Battistoni, sottosegretario Mipaaf con delega all’ippica e il capo dipartimento Francesco Saverio Abate hanno rilasciato importanti dichiarazioni in merito alla riapertura degli ippodromi al pubblico. Riportiamo di seguito i passaggi più significativi raccolti dall’Ufficio Stampa di Agnano.

Le dichiarazioni di Francesco Battistoni

«Dobbiamo mostrare l’attenzione della politica a questo mondo dalle grandi capacità ma frazionato. Per questo va attivato un tavolo di concertazione. Ho incontrato gli operatori del galoppo domenica scorsa e oggi gli operatori del trotto. Ci sono molte idee, dobbiamo metterci tutti intorno allo stesso tavolo, capire che l’obiettivo è comune e concertare insieme le soluzioni migliori. Sono convinto che potremo dare forte slancio al settore».

Sul ritorno del pubblico in tribuna negli ippodromi dove si corre a porte chiuse dall’ottobre 2020. «Stiamo lavorando con il capo dipartimento Abate, come per la prima riapertura dove siamo stati i primi a riaprire al pubblico»

«In più abbiamo dalla nostra il dispositivo redatto per la partecipazione agli internazionali di tennis e quindi essendo gli ippodromi all’aperto lavoreremo in questa direzione per consentire quanto prima la partecipazione del pubblico anche nei nostri impianti».

Le dichiarazioni di Francesco Saverio Abate

«Entro questa settimana probabilmente riusciremo a riaprire al pubblico gli impianti. L’ippica è stato l’unico settore sempre aperto durante la pandemia. Manca l’ultimo passaggio; dare al grande pubblico la possibilità di vedere dal vivo queste meravigliose corse».

«Stiamo predisponendo la convenzione con gli ippodromi. Abbiamo già registrato il primo anticipo del 40% per quasi tutti gli impianti e a breve seguirà il pagamento di tutto il resto. L’ippica sconta una lentezza eccessiva e di questo sono il primo a dolermene, ma il lockdown con il personale che lavora in remoto non fluidifica il lavoro, semmai lo rallenta ancora di più».