Uno Zuccero molto… amaro. Che qualcosa nel rapporto tra Rolf Goran Bengtsson e l’Holsteiner Verband si fosse rovinato era risultato evidente dalle parole con cui il campione svedese aveva commentato qualche giorno fa la vendita delle prestazioni sportive dello stallone grigio da parte appunto dell’Holsteiner Verband a Ludger Beerbaum per essere montato dal tedesco Maximilian Weishaupt.
Bengtsson (63 anni il prossimo 2 giugno) è conosciuto universalmente non solo come cavaliere formidabile, ma anche per essere un uomo molto calmo, posato, riflessivo e soprattutto discreto. Ma lo scorso 2 maggio sui suoi canali sociali aveva dichiarato: «Dopo cinque anni insieme, Zuccero HV ha lasciato la nostra scuderia per iniziare un nuovo capitolo della sua vita con il suo nuovo cavaliere Maximilian Weishaupt. Naturalmente avrei sperato di avere Zuccero più a lungo con me e condividere con lui altri grandi campionati insieme. Ma oggi il mio sentimento è soprattutto di gratitudine per il tempo che abbiamo trascorso insieme, per le esperienze che abbiamo vissuto».
Poi Bengtsson aveva aggiunto: «Sebbene il nostro viaggio comune sia giunto al termine prima di aver avuto la possibilità di esprimere completamente il nostro massimo potenziale, ciò che più importa per me è di aver avuto il privilegio di lavorare con un tale grande cavallo. Zuccero ha un formidabile talento ma anche una personalità unica e speciale. Grazie di tutto, Zuccero, mi mancherai… Adesso auguro a Maximilian tutto il meglio e i più grandi successi insieme a questo eccezionale cavallo».
Dichiarazioni rivelatrici di un disappunto evidente da parte di Bengtsson rispetto all’operazione commerciale dell’Holsteiner Verband, ente con cui lui collabora da 25 anni, periodo di tempo lungo il quale è stato il principale valorizzatore di stalloni e campioni del calibro di Clarimo, Quintero, Casall e – ultimo in ordine cronologico – Zuccero… Anzi, ente con cui collaborava, per essere precisi: perché lo stesso Bengtsson ha annunciato l’interruzione di questo venticinquennale rapporto. Una notizia abbastanza scioccante, tenendo conto di cosa abbia voluto dire per lo sport e per l’allevamento un matrimonio così duraturo e proficuo. Ma evidentemente qualcosa si è rotto: e non sembra vi possano essere margini di riconciliazione.