Cavalli, asini, muli, zebre e bardotti…separati in casa?

Nuove regole per chi oltre ai cavalli ha anche asini, muli, bardotti o zebre: occorre dichiararlo sulla scheda del vostro codice stalla, contattate la Asl veterinaria per l’aggiornamento

Asini e cavalli stano bene insieme, qui in un dipinto di Pieter van Os, da Wiki Commons
Perugia, 27 gennaio 2022 – Nuove regole per chi ha in casa anche qualche equide a orecchie lunghe, oltre ai cavalli.

Ci stiamo riferendo al nuovo sistema di Identificazione e Registrazione degli Equini, in vigore dal 10 gennaio 2022 che chiama in causa i possessori di cavalli, asini, muli , bardotti e financo zebre.

Il recente decreto interministeriale sulla la gestione e il funzionamento dell’unica banca dati nazionale indica che debba esser aperta una nuova posizione per ogni diverso tipo equino.

Quindi, nel caso la vostra collezione equina sia ricca di varietà, ricordatevi di recarvi il prima possibile all’Asl veterinaria di vostra competenza: la specifica posizione in banca dati può essere richiesta solo lì, e ci saranno documenti da compilare e firmare.

Qui sul sito Anmvi una serie di faq e documenti relativi al nuovo sistema di identificazione e registrazione degli equini.

Voi avete già fatto esperienza con il nuovo sistema?

E nel caso, come vi siete trovati?

Una cosa è certa: se oltre ai cavalli avete anche gli asini, siete persone sagge e fortunate.

Post scriptum: una precisazione da Aldo Bolla, referente Arav Vicenza: “…In realtà era già previsto dalle normative. Ma dai primi di novembre su Vetinfo sono stati aumentati i blocchi, anche se ancora parziali. Ad esempio, se hai un mulo in ingresso con un modello 4 proveniente da un codice stalla con la sub unità “muli” e tu hai solo la sub unità (registro informatico) cavalli, non riuscirai mai a caricarti quel mulo finché non apri la sub unità MULI”.