Federico Roman, orgoglio azzurro

Oggi è il compleanno… a cifra tonda di un uomo che per lo sport equestre italiano rappresenta un valore prezioso, vincitore delle ultime medaglie conquistate dal nostro Paese alle Olimpiadi

Federico Roman in due ritratti e in sella a Saint Island nel cross del completo internazionale di Saumur nel 1988

Bologna, venerdì 29 luglio 2022 – E’ nato il 29 luglio 1952: ammettendo che per una persona un compleanno possa avere più importanza di un altro, beh… questo per Federico Roman è a cifra tonda e quindi convenzionalmente dovrebbe essere inteso come… speciale, o quanto meno particolare. Ma a essere speciale non è il compleanno: è lui, è Federico Roman a essere speciale. Un uomo che nel mondo dello sport equestre si è sempre distinto certamente per qualità tecniche e agonistiche, ma anche per doti che potremmo definire umane.

Nato a Trieste, Federico Roman ha avuto nel padre Antonio il primo importante istruttore della sua vita, così come suo fratello minore Mauro. I due Roman hanno avviato la loro grande carriera sportiva a Casorate Sempione, in provincia di Varese, alla Società Ippica Le Querce prima di avere Roma e i Pratoni del Vivaro come luogo di vita e di pratica sportiva quotidiana, con tecnici del calibro di Vittorio Zecchini, Fabio Mangilli e soprattutto del generale Lucio Manzin. Federico Roman ha partecipato nella specialità del completo a tre Olimpiadi, Montreal 1976, Mosca 1980 e Barcellona 1992 vincendo in sella al grigio Rossinan la medaglia d’oro individuale e d’argento a squadre nell’edizione russa dei Giochi: tra l’altro le ultime medaglie olimpiche per l’Italia nello sport equestre.

Sebbene associato quasi naturalmente alla specialità del completo, Federico Roman è stato grande protagonista anche in salto ostacoli: nel 1990 in sella al sauro francese Noriac ha preso parte con risultati eccellenti ai Gran Premi di preparazione al Campionato del Mondo di Stoccolma; Noriac è stato poi il suo compagno di gara nel completo olimpico di Barcellona 1992.

Elencare i risultati più rilevanti di un uomo che ha trascorso in sella da campione tutta la vita (parentesi: al di là dei risultati, veder montare Federico Roman è sempre stato uno spettacolo… ) è praticamente impossibile. Ma tra i ‘fatti’ che lo riguardano ve n’è uno particolarmente significativo del carattere e dello spessore della persona. Nella prima metà degli anni Settanta Federico Roman era cavaliere federale ai Pratoni del Vivaro e quindi montava cavalli di proprietà della Fise. Senonché a un certo punto si aprì una forte crisi nel suo rapporto con la federazione stessa a causa di una serie di considerazioni che lui aveva pubblicamente espresso in qualche intervista e che erano fortemente ma serenamente critiche nei confronti dell’operato della Fise. La cosa si inasprì talmente tanto che la Fise arrivò al punto di togliere a Federico Roman non solo i cavalli ma anche la borsa di studio e il ruolo di cavaliere federale. Praticamente un licenziamento in tronco: Federico Roman venne completamente estromesso da tutto. Roman commentò la vicenda dicendo che per nulla al mondo avrebbe rinunciato al diritto di esprimere le sue opinioni, che comunque le sue critiche non avrebbero mai fatto venir meno il suo impegno nei confronti della Fise e dei suoi cavalli, e che quindi considerava quello della Fise nei suoi confronti come un gesto di autoritarismo del tutto fine a sé stesso. Stiamo parlando di un uomo che in quel momento aveva poco più di vent’anni e che nei cavalli e nello sport equestre aveva tutta la sua vita…

Cavalli e sport equestre, certo. Ma Federico Roman è anche l’uomo capace di attraversare l’oceano Atlantico a vela in solitario, e per ben due volte: nel 2009 e nel 2011, e nel 2016 di affrontare e portare a compimento il Cammino di Santiago. Dimostrazione di quanto e di come per lui siano importanti rigore, inflessibilità e analisi dei valori profondi prima di tutto verso sé stesso: ecco perché poi li ricerca anche negli altri. Federico e suo fratello Mauro (grande cavaliere non solo in completo: anche in dressage) hanno partecipato e vissuto fianco a fianco le Olimpiadi nel 1980; trentasei anni più tardi altri due fratelli Roman hanno gareggiato nella competizione a cinque cerchi… Luca e Pietro, i figli di Federico e di sua moglie Antonella Ascoli (a sua volta amazzone di alto livello in completo) sono scesi in campo per l’Italia ai Giochi di Rio de Janeiro 2016, ovviamente in completo… Come si vede, la storia e la vita di Federico Roman sono piene di qualcosa di straordinario, cioè di letteralmente fuori dall’ordinario. Federico Roman è un campione, ma prima di tutto è un grande uomo di cavalli: per l’Italia e per lo sport equestre azzurro un motivo di vanto e di orgoglio.