Ripartire dalla Bellezza: anche quella del Mountain Trail!

Perché un cavallo sereno e rilassato in perfetta sintonia con il suo cavaliere o la sua amazzone è sempre una grande bellezza!

Uno dei partecipanti alla tappa regionale all'entrata di Palazzo della Corgna - Foto Maria Cristina Magri
Perugia, 18 ottobre 2021 – L’importanza della bellezza, intesa nel senso di ricchezza del patrimonio culturale ed artistico, come volano sociale ed economico.

E’ il tema della “Carta della Bellezza” presentata sabato 16 ottobre a Città della Pieve.

Lo stesso giorno in cui la cittadina umbra ha ospitato la prima tappa regionale del campionato italiano di Mountain Trail patrocinato da IMTHA e ACSI, promossa dalla Associazione Culturale Pievecavalli e ospitata dal centro ippico Il Cavacchione.

Sasha e Vellutino

Cosa c’entra la Bellezza con il Mountain Trail, direte voi?

 

A noi che eravamo lì è sembrato davvero che l’imbeccata data dal titolo del convegno fosse perfetta per descrivere la disciplina del Mountain Trail, nata negli States come allenamento invernale indoor per i cavalli da trekking e presto diventata uno sport vero e proprio.

Perché se l’arte è cultura, quella dell’equitazione non si smentisce e ricorda sempre a sé stessa che la conoscenza, l’attenzione e il continuo migliorarsi sono un patrimonio da mantenere, crescere e trasmettere.

E da queste competenze nasce la bellezza di un cavallo che affronta passaggi insidiosi  tranquillo, in perfetta e confidente simbiosi con noi.

Il suo sguardo sereno, le sue orecchio mobili e attente, la bellezza che gli è connaturata  e si rivela nella linea di una incollatura, in un movimento gentile e aggraziato.

Tutto questo è bellezza, la bellezza profonda e commovente che troviamo dentro al cuore   di ogni cavallo.

E sabato al Cavacchione c’è stato modo di vederla dispiegata in campo, nelle tante categorie di questa tappa regionale.

Un incontro promozionale fortemente voluto dai tecnici AIMTHA Sofia Lampugnani e Andrea Iacchini, per far conoscere dal vivo la disciplina anche qui, in Umbria. Dove il grande numero di appassionati di turismo equestre e monta da lavoro la rende una naturale evoluzione, un modo in più per divertirsi insieme al proprio cavallo.

E dove sono arrivati concorrenti più esperti dal Piemonte e dalla Lombardia: un apporto prezioso il loro, un esempio importante ai novice riders locali che hanno avuto l’occasione di rubare con gli occhi i dettagli delle loro performance.

Ospiti graditissimi due esperti della mota maremmana, Biagio Prugnoli e Massimo Meccoli del gruppo La bardella Maremmana di Marta, in provincia di Viterbo. Che hanno assegnato un premio speciale ai due cavalieri ai loro occhi particolarmente meritevoli e in sintonia col proprio cavallo cavallo. A meritarsi i due libri provenienti dalla collezione di Pievecavalli sono stati due giovanissimi, e questo ci ha fatto ancora più piacere.

Domenica invece è stata la bellezza dell’Umbria a farsi rubare da loro: durante la passeggiata a cavallo della mattina verso Ponticelli, tra gli uliveti affacciati sulla Valdichiana.

E nel pomeriggio proprio nel cuore Città della Pieve, dove per l’occasione è stato allestito un percorso di Mountain Trail.

I binomi più esperti (e una delegazione locale di magnifici asini, accompagnati a mano da giovanissime amazzoni pievesi) hanno così potuto dare vita a una dimostrazione dal vivo che è stata molto apprezzata dal pubblico presente.

E’ stato bello sentire l’emozione nelle parole di una signora che era lì per accompagnare il marito cavaliere e ci ha detto “Ho avuto i brividi a vederli lì, in questa piazza bellissima e con lo sfondo della Cattedrale a fare da cornice”.

E’ stato bellissimo fermarci a parlare con alcuni amici che avevano partecipato o assistito alla gara.

Bellissimo accorgersi che proprio tutti, dalla ragazzina con poche ore di sella in curriculum ai cavalieri più scafati anche in altre discipline equestri, erano felici di questa esperienza, contenti di aver visto e fatto qualcosa di nuovo.

E’ la bellezza del Mountain Trail, è la bellezza dell’essere in sintonia col proprio cavallo: e sì, si può sempre ripartire da qui.

Mountain Trail: piccolissima guida per principianti assoluti

La cosa più importante è la confidenza che il cavallo ha nel proprio cavaliere, e che si manifesta con la sua fiducia nelle proposte che questo gli sottopone in campo. I giudici valutano positivamente un cavallo sereno, calmo, tranquillo, che magari guarda e annusa un ostacolo prima di attraversarlo e poi lo attraversa con calma. Pollice verso per ogni forzatura da parte del cavaliere: la fretta qui non ha nessun merito, punti in mento per ogni aiuto troppo deciso, plateale e/o brusco. Prima di ogni gara è previsto un pay time, sorta di breve clinic dei tecnici qualificati presenti che danno chiarimenti e aiuti sugli ostacoli che i binomi dovranno affrontare. Sono previste anche categorie In Hand con cavalli condotti a mano, e Lead Line per giovanissimi cavalieri accompagnati sempre a mano da un adulto: per entrambe il cavallo deve essere in capezza. Nel Mountain Trail non partecipano solo cavalli di ogni tipo e razza ma anche muli e asini; i binomi possono presentarsi con ogni tipo di monta, l’abbigliamento e i finimenti saranno coerenti ad essa.

Qui il sito ufficiale della Italian Mountain Trail Horse Association

Alcuni dei partecipanti alla prima tappa regionale umbra Mountain Trail IMTHA Acsi