Dal 2 al 4 ottobre 2025, il prestigioso Sentower Park di Opglabbeek, in Belgio, ospiterà la nuova edizione della Champions League di Horseball, la competizione più importante a livello europeo riservata ai club. “La disciplina è diffusa anche a livello mondiale ci sono anche squadre in Argentina, in Giappone, in Cile, in Messico, e in altri paesi, ma diciamo che le squadre più forti sono qua in Europa”, ci spiega Fausto Sforza, tecnico che abbiamo già conosciuto come allenatore della Nazionale Italiana ai Campionati Europei di quest’anno, e capitano della squadra Pro Elite che si appresta a giocare la Champions.
Un evento di rilievo nel calendario internazionale della disciplina, che vedrà affrontarsi le squadre vincitrici (e alcune delle seconde classificate) dei campionati nazionali più competitivi: Italia, Francia, Spagna, Belgio, a cui si affiancano ogni anno le rappresentative di paesi come Portogallo e Inghilterra.
Anche l’Italia dunque sarà in campo con tre squadre: la Pro Elite (vincitrice della Champions League 2023 e 2024), la femminile e l’Under 16. A guidare in campo i campioni in carica sarà Fausto Sforza, che in questa giocherà in prima linea al fianco di quei ragazzi che ha portato a vincere il titolo Europeo come Alessandro Baroni e Alessandro Viviani. La squadra Pro Elite è composta da 6 giocatori: due molto giovani U21, due di 30 anni e due che sono negli anni di mezzo (24-25). Insomma, è un altro torneo del livello tecnico dei Campionati Europei, solo che questa volta è Open, quindi ci sono tanti giocatori forti ed esperti.
“Perché comunque vincere è già difficile (2023). Riconfermarsi un anno e lo è ancora di più (2024), il secondo diventa quasi un’impresa, diciamo”, ci dice Sforza scaramantico. L’allenatore della squadra Pro Elite che scenderà in campo in Belgio è il padre di Fausto, Fabrizio Sforza, rinomato allenatore a questi livelli.
Il formato della manifestazione prevede otto squadre in tutto: le quattro campionesse nazionali, Italia, Francia, Spagna e Belgio che accedono come teste di serie, e altre quattro che sono scelte tra le seconde classificate dei paesi con la migliore posizione nella ranking e le vincitrici dei campionati minori; in questa occasione i campioni di Portogallo, d’Inghilterra, la seconda squadra francese e la seconda squadra belga (perché la seconda squadra spagnola quest’anno non si è presentata).
“Il sorteggio iniziale ci porterà ad affrontare i campioni di Portogallo, che è una squadra forte. Il primo giorno ci sono queste prime quattro partite, quindi otto squadre e quattro partite. Chi vince va a fare la semifinale, chi perde va nel girone di sotto, vuol dire che poi chi perde va a giocarsi dal quinto all’ottavo posto. Chi vince va a giocarsi dal primo al quarto. Se vince anche il secondo giorno va alla finale per il primo o il secondo posto. Se invece il secondo giorno perdi ti giochi il terzo o il quarto”, ci spiega concisamente Sforza.
Quindi la formula è a eliminazione diretta: quarti, semifinali e finali. Un sistema che lascia poco margine d’errore e rende ogni partita potenzialmente decisiva. “Quindi è molto difficile, però sicuramente nessuno è contento di incontrarci” (Cit. Fausto Sforza).
La formazione delle squadre prevede che si possa ospitare nella propria un terzo di questa (quindi su sei, un massimo di due giocatori) di altre squadre, che non qualificandosi con la propria chiede se può partecipare in un’altra, solitamente la più quotata. “Quest’anno essendo reduci da una vittoria abbiamo dovuto scegliere tra diversi giocatori francesi, spagnoli e due anche inglesi. Alla fine abbiamo scelto per questo ragazzo spagnolo che si chiama Carles che aveva già giocato con noi due anni fa”.
Le squadre partiranno il 30 settembre per garantire il giusto ambientamento e riposo ai cavalli e un allenamento propedeutico sul campo. A fare la differenza, oltre al tasso tecnico, sarà la compattezza del gruppo: molti dei giocatori si conoscono da anni e si allenano regolarmente insieme nel centro sportivo del club.
Discorso diverso per la squadra femminile, composta da atlete provenienti da centri diversi. “Potenzialmente sono molto forti, spiega Sforza, ma la mancanza di allenamenti comuni rende più difficile l’intesa in campo. Sono tutte brave, ma per funzionare serve coesione”. Più che comprensibile, considerando che molte delle avversarie estere giocano insieme per tutta la stagione in campionati ben strutturati. In questa occasione le allena il tecnico che ha allenato l’U16 all’europeo, Alessio Cilli.
I cadetti, l’Under 16, allenati da Roberto Prettico, infine, è un gruppo interamente nuovo, con giovani atleti alla loro prima esperienza internazionale di questo livello. “Sarà un banco di prova importante – continua Sforza – ma senza pressioni: tutto quello che otterranno sarà già un successo. Il gruppo è giovane, motivato e ha davanti a sé un percorso di crescita molto interessante”.