Dopo averci anticipato lo scorso settembre, aspettative e pronostici sulla nuova edizione della Champions League di Horseball disputata in Belgio, abbiamo chiesto a Fausto Sforza un bilancio a competizione conclusa. Il piazzamento finale dell’Italia (terzo posto su otto squadre) è stato positivo, anche se non all’altezza dei risultati raggiunti negli anni passati.
Un podio meritato, nonostante le difficoltà
«Non è andata male» esordisce Sforza. «Dire che sia andata bene è un’altra cosa, ma abbiamo chiuso terzi e vinto la finale per il terzo/quarto posto contro i campioni di Spagna. Non era affatto scontato.»
La semifinale persa contro la squadra francese (già incontrata e battuta dagli italiani nelle edizioni precedenti) è stata influenzata anche da un cambiamento importante: la cavalleria non era la stessa dell’anno scorso. Uno dei giocatori di punta, Alessandro Baroni, ha dovuto gareggiare con un cavallo diverso, e questo ha pesato nel gioco di squadra.
«L’anno scorso eravamo fortissimi anche a livello di cavalli. Quest’anno un po’ meno, ma ce la siamo comunque giocata.»
Il tabellone e l’evoluzione del torneo
La squadra italiana ha iniziato con una vittoria convincente contro il team Quinta da Figueira (POR), poi la semifinale con Lille (FRA) ha interrotto la corsa verso il titolo. Dall’altra parte del tabellone, però, non è andata come sperato: i secondi classificati del campionato francese hanno battuto i campioni di Spagna, portando a una finalissima tutta francese.
A trionfare è stata proprio la formazione de Loire-sur-Rhône, che ha conquistato sia il titolo maschile pro-elite sia il femminile: «Un’impresa che non so se sia mai successa» commenta Sforza. Un risultato importante per la Francia, che per tutto l’anno (europei, under 16, under 21, mondiali) aveva ottenuto meno del previsto, mentre alla Champions ha vinto tutto.
L’Italia rimane tra le big europee
Nonostante i cambi di cavalleria, la squadra italiana conferma una presenza stabile tra le migliori: «Abbiamo fatto: primi, primi e quest’anno terzi. Siamo una squadra forte, e ormai Francia e Spagna ci considerano una delle avversarie più temibili.»
Uno sguardo è già rivolto ai Campionati Europei 2026, in programma a La Motte dal 15 al 20 agosto, dove la nazionale pro-elite (che sarà al completo e con i propri cavalli) punta dichiaratamente alla vittoria.
L’importanza della “squadra vera”
Dalla Champions 2025, secondo Sforza, emerge una lezione chiara: l’horseball moderno non premia più i “super team” di individualità messe insieme all’ultimo momento.
L’esempio più evidente è proprio la squadra francese vincitrice: «Non hanno un fuoriclasse assoluto, ma sono una squadra vera. Si allenano insieme, si conoscono a memoria. L’horseball è un gioco di squadra: non basta avere 4 o 6 fortissimi binomi, serve un progetto.»
Un concetto che Sforza sente molto anche per l’Italia: «Per rimanere in alto dobbiamo aumentare gli stage, gli allenamenti congiunti, soprattutto per i giovani. La qualità c’è, ma va coltivata insieme.»
I risultati delle altre categorie
Nelle altre divisioni della Champions League:
- Under 16 Italia: settimi, con un progetto in piena ricostruzione
- Femminile: quinto posto
- Pro-Elite maschile: terzo posto
























