Per la prima volta nella storia della razza, un Cavallo del Catria rappresenterà l’Italia ai Campionati Europei di Monta da Lavoro Tradizionale. Un traguardo che unisce tradizione e sport, risultato di un progetto di allevamento lungimirante, di una preparazione atletica meticolosa e di un forte legame tra cavaliere e cavallo.
Il protagonista di questo storico debutto internazionale è Bronte del Catria, stallone del 2016, nato e cresciuto nei pascoli dell’Appennino marchigiano e oggi cavallo sportivo riconosciuto, dopo una carriera iniziata solo pochi anni fa. Sotto la guida dell’istruttore federale Michele Guidi, Bronte ha compiuto un percorso agonistico tanto rapido quanto solido, culminato con la selezione per la Nazionale Italiana FITETREC-ANTE che parteciperà alla rassegna continentale in programma in Francia ad ottobre.
La qualifica è arrivata in occasione del Campionato Italiano di Monta da Lavoro Tradizionale, tenutosi dal 18 al 21 settembre presso il centro Le Lame di Montefalco (PG). L’evento, valido anche per il Campionato Italiano MASAF dedicato alle razze iscritte nei registri nazionali, ha visto il binomio distinguersi nella categoria Open. In particolare, la prova veloce ha confermato le straordinarie doti atletiche dello stallone: nonostante una morfologia non propriamente da cavallo da sprint, Bronte ha sorpreso per reattività e sangue freddo, fermando il cronometro a poco più di due minuti nella gimkana e conquistando un argento di prestigio.
Il cammino che ha portato Bronte a questo livello competitivo è stato strutturato in tappe progressive. Dopo l’approvazione come stallone nel 2021, il cavallo ha svolto un primo anno da riproduttore, per poi iniziare il lavoro in sella con Guidi. I risultati non hanno tardato ad arrivare: nel 2022 il titolo nazionale tra i Giovani Cavalli, seguito l’anno successivo da ottime performance nella categoria Amatori. Il 2024 ha segnato infine il passaggio alla Open, con numerosi piazzamenti sul podio, tra cui quello che ha sancito l’ingresso nella rosa azzurra.
Ma il successo di Bronte non è solo sportivo. La sua carriera è anche simbolo della rinascita del Cavallo del Catria come razza da sella e da lavoro in contesti sportivi. Promosso da una rete di allevatori, tecnici e professionisti del settore – tra cui veterinari, maniscalchi, massaggiatori sportivi e giovani cavalieri – il progetto che ruota attorno a questo stallone rappresenta una delle più interessanti esperienze italiane di valorizzazione delle razze equine a limitata diffusione.
Bronte ha già avuto occasioni di farsi conoscere anche in contesti non competitivi, partecipando a manifestazioni di alto profilo come Fieracavalli Verona, Cantiano Fiera Cavalli ed Euro Cheval in Germania. Tuttavia, la convocazione in nazionale segna un passaggio di livello: per la prima volta, un cavallo nato nei pascoli del Catria si confronterà con i migliori binomi d’Europa.
In attesa dell’appuntamento europeo, il Cavallo del Catria sarà nuovamente protagonista in ambito nazionale con “Cantiano Fiera Cavalli 2025”, prevista per il 12 e 19 ottobre a Chiaserna di Cantiano (PU). L’evento rappresenta una storica vetrina per questa razza autoctona, tra tradizione rurale e promozione sportiva, rafforzando il legame tra il territorio marchigiano e il mondo equestre.
Fonte: https://www.centropagina.it/