Louis, Sasha e The Big Hoof: in viaggio per far vedere che si può, e molto altro

The Big Foot: una cavalla Anglo Araba, Sasha e un ragazzo scozzese di 25 anni, Louis in viaggio per ricordare che possiamo essere liberi, e aiutare una buona causa

Sasha e Louis verso la Francia, foto archivio The Big Hoof
Siena, 25 aprile – La dritta ce l’hanno data alcune amiche dalla Liguria: “C’è questo ragazzo scozzese che sta andando dall’Italia alla Spagna a cavallo, se ti va di parlargli vi mettiamo in contatto”.

La curiosità, come sempre,  ha fatto il resto: così abbiamo conosciuto Louis Hall e The Big Hoof, un progetto nato nel 2020 per ricordare Leo, un amico di famiglia molto caro che se ne era andato troppo presto a causa della fibrosi cistica.

Per dare visibilità a The Big Hoof e alla raccolta fondi per aiutare la ricerca sulla fibrosi cistica Louis si è messo in sella e ha viaggiato dal luglio 2021, partendo dall’estremo nord della Scozia per 1147 miglia, raccogliendo più di 45.000 Euro in donazioni.

Poi un altro ‘piccolo’ viaggio di 100 miglia in Cornovaglia, per aiutare famiglie e artigiani in Afghanistan nell’ottobre del 2021, raggiungendo l’obiettivo previsto di 3.500 Euro.

Entrambi i trekking del 2021 Louis li ha fatti in sella a Irelanda, una Connemara delle Highland di sei  anni.

In questo momento Louis è impegnato in un viaggio più impegnativo: è partito il 25 marzo scorso dal Castello del Calcione, in provincia di Siena con l’obiettivo di arrivare a Capo Finisterre, in Spagna: 3.000 km attraverso il cuore dell’Europa.

Monta Sasha, una Anglo-Araba italiana di 8 anni: “Forse non è il tipo di cavallo più idoneo per questo tipo di viaggi, ma mi è piaciuta tanto quando l’ho vista, è solida e molto forte” ci spiegato Louis al telefono, “poi estremamente intelligente, attenta e sensibile: ci stiamo conoscendo strada facendo, l’ho comprata a Siena solo 2 settimane prima di partire ma mi sono accorto che siamo riusciti a stabilire un ottimo feeling in un tempo davvero breve”.

Inevitabile la domanda sul perché Louis ha sentito il bisogno di partire ancora.

“Perché ci siamo accorti che la pandemia ha davvero pesato molto su di noi, specialmente i ragazzi della mia età: voglio far vedere che è possibile uscire là fuori, nel mondo, incontrare persone diverse che non conoscevi prima ma ti accolgono nelle loro vite, e con cui puoi entrare in contatto. Voglio ricordare che siamo sempre capaci di essere liberi”.

E quale libertà più bella di quella che ti regala viaggiare con un cavallo?

Così Louis, 25 anni e una laurea in storia e filosofia, cammina con Sasha per aiutare i rifugiati e chi soffre di problemi di salute mentale: le donazioni andranno direttamente ad Anma, una associazione che opera in questo campo.

“Condivido le cose che mi capitano, incontro persone sconosciute ogni giorno e le coinvolgo nella mia vita, nelle mie giornate, nel mio viaggio: e spero che sia bello anche per loro come lo è per me, ogni volta”.

Ora Louis e Sasha sono arrivati in Francia, hanno traversato ieri il confine in una giornata fredda tra pioggia e neve.

A dare loro supporto logistico è la sorella di Louis che li raggiunge in diverse tappe, ma tanto fanno anche le persone incontrate lungo il cammino: che offrono supporto, aiuto, consiglio e condividono spesso qualche tratto di strada con loro.

Perché Louis viaggia per ricordare che è bello incontrare gli altri, che tutti abbiamo bisogno di tutti: sarebbe così bello il mondo se ce lo ricordassimo, davvero, sempre.

Dopo aver salutato Louis e avergli augurato buona strada ci è rimasta l’impressione di aver incontrato un ragazzo molto interessante: così giovane ma con un evidente ‘uso di mondo’.

Cercando qua e là abbiamo acquisito qualche informazione in più: musicista, attore, compositore – e anche istruttore di equitazione, tanto per rimanere in tema equestre.

“Sicuramente finito un viaggio come questo avrà qualcosa da raccontare” ci ha detto Michelangelo, un amico che lo ha incontrato casualmente e ospitato con Sasha quando sono passati dal Monte Gottero, sotto una nevicata di aprile.

Michelangelo si sbaglia raramente su persone e cavalli: quindi non ci rimane altro di aspettare  che Louis arrivi a Finisterre, e  che ci racconti questa esperienza a modo suo.

Per seguirlo tenete d’occhio il sito ufficiale di The Big Hoof e i suoi social: è un bel viaggio anche sul web.