Australia: non c’è pace per i Brumbies

L’equilibrio ambientale ha un prezzo molto alto: anche per i cavalli rinselvatichiti sopravvissuti agli incendi

Un Brumby sopravvissuto agli incendi, da Save the Brumbies

Sidney, 28 febbraio 2020 – Dopo gli incendi che hanno devastato l’Australia, tempi duri anche per i cavalli del bush, i Brumbies,  che erano sopravvissuti a fuoco e fiamme.

A causa della diminuzione drastica delle risorse disponibili, infatti, molti di loro hanno sconfinato dalle zone loro riservate (dove a causa del loro alto numero già avevano grossi problemi, del resto) e causato danni alle aziende agricole che si erano almeno in parte salvate dagli incendi.

Così circa 4.000 esemplari verranno “rimossi” dal Kosciuszko National Park: e per quanto si possa sperare che qualcuno di loro venga adottato a vita, è più che probabile che parecchi di loro vengano soppressi.

«Molti di loro finiranno in cucina», hanno ammesso dal National Parks and Wildlife Service del Nuovo Galles del Sud.

Dalla padella alla brace, verrebbe da dire, o viceversa: ma è fondamentale tenere presente che un ecosistema si basa su equilibri delicatissimi.

E questi equilibri in Australia sono stati messi seriamente in crisi da eventi devastanti come gli incendi: per quanto possa sembrare crudele, riportare ogni elemento ad una presenza sostenibile è indispensabile per garantire il futuro di quell’ecosistema.

Prima della stagione del fuoco i Brumbies, discendenti rinselvatichiti dei cavalli domestici, in quella zona avevano raddoppiato il loro numero nel giro di 5 anni ed erano diventati 25.000.

Qui la fonte della notizia, da La Stampa e qui il sito dell’organizzazione Save the Brumbies