Doc vinicola Maremma Toscana: il logo ci piace!

L’idea di rinnovarci – spiega Francesco Mazzei – nasce dall’esigenza di dare alla nostra Doc un’immagine ancora più̀ immediata che riporti subito alla connessione con il territorio.

Doc Maremma Toscana
Grosseto, 27 marzo 2024 – A noi il logo piace, sia chiaro.
Un cavallino nero libero e (si presume) brado, come nascono ancora spesso quelli di Maremma: un immediato collegamento a quel territorio, anche se lo trovi al collo di una bottiglia di buon vino rosso.
E’ il nuovo marchio consortile per la Doc vinicola Maremma Toscana. 
«L’idea di rinnovarci – spiega Francesco Mazzei, Presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana – nasce dall’esigenza di dare alla nostra Doc un’immagine ancora più̀ immediata che riporti subito alla connessione con il territorio. I cavalli Maremmani moderni, forti ma con uno stile più raffinato, sono il risultato dell’incrocio con razze di cavalli arabi, purosangue inglesi, spagnoli e berberi. Così come la viticoltura in Maremma, inizialmente basata sulle varietà più tradizionali, via via ha visto l’introduzione di nuovi vitigni internazionali che hanno consentito un miglioramento qualitativo diffuso della produzione dei nostri vini».
Magari la genealogia e la storia  del Maremmano sono state riassunte un po’ bruscamente, via: apprezzabile comunque il parallelo concettuale tra ‘Maremmano migliorato’ e ‘Vitigno migliorato’.
Il progetto grafico, spiega una nota, parte quindi dallo studio del cavallo Maremmano e della sua evoluzione.
La sua presenza, fin da epoche remote, è testimoniata da affreschi, sculture e decorazioni etrusche, che lo collocano tra i protagonisti di questa realtà.
Le particolari condizioni ambientali della Maremma e l’intervento dell’uomo «hanno concorso a selezionare un cavallo dalle caratteristiche eccezionali come eccezionali vogliono essere i vini della denominazione».
Invece il colore verde scelto per il logo vuole richiamare il concetto di integrità e naturalità del territorio.