Furti di cavalli: un appello diverso in nome di Siria

Gli ultimi casi di furti di cavalli in Salento e nella zona di Bracciano: i ladri scelgono sempre i soggetti più docili e tranquilli

Siria, una dei cavalli rubati nei giorni scorsi a Crispiano
Bologna, 17 luglio 2020 – Negli ultimi giorni i furti di cavalli hanno avuto una vera e propria escalation in Puglia e Lazio.

Due regioni dove i ladri che riforniscono il commercio clandestino di carne equina colpiscono abitualmente, ma nelle ultime ore con un accanimento fuori da ogni statistica.

In Salento e nella zona di Bracciano ormai la gente di cavalli ha paura: i furti avvengono di notte come in pieno giorno, la paura di non trovare più il proprio amico in scuderia o nel pascolo nel quale lo si era lasciato ormai in quelle zone è generale.

A Crispiano, in provincia di Taranto uno degli ultimi casi è stato quello di Siria e Lady, la sua amica del cuore: Siria aveva 20 anni, era stata per una vita la cavalla di una famiglia dove c’era una ragazza Down.

Docile, dolcissima, tenera e paziente: questa era Siria, che dopo la morte della sua prima padroncina speciale era diventata una dei più amati collaboratori a quattro zoccoli della sezione riabilitazione equestre alla Masseria Francesca di Michele Caroli.

Una cavalla che ha passato la sua vita ad alleggerire quella faticosa, difficile e triste di bambini e ragazzi con problemi anche molto gravi, sia fisici che psichici.

Una cavalla abituata alla gentilezza, da ricevere e da dare.

Una cavalla che mai si sarebbe sognata di ribellarsi, calciare, non obbedire.

E poche notti fa questa cavalla è stata presa dal suo box, allontanata dalla sua casa e macellata.

Squartata, fatta a pezzi e poi venduta come carne.

Una carne che  non avrà i documenti necessari a giustificare la sua presenza in qualche banco frigo, o in qualche azienda di trasformazione carni.

Macellerie affidabili e aziende serie trattano solo ed esclusivamente carne regolarmente tracciabile, la differenza la fanno i documenti.

Far mangiare carne non controllata, non inserita nella regolare filiera di rintracciabilità è un attentato contro la salute delle persone visto che i cavalli non destinati alla produzione alimentare spesso e volentieri possono aver assunto farmaci anche pericolosi per chi si alimenterà delle loro carni.

Lasciamo perdere il lato emotivo, non pensiamo a Siria che segue fiduciosa il delinquente che, ben sapendo individuare i soggetti più tranquilli e meno problematici, sceglie proprio la più docile per evitare di avere scocciature durante il furto.

Lasciamo perdere Lady, l’amica del cuore di Siria: sapete quanto possono essere amici due cavalli fra di loro, come si chiamano l’un l’altro quando uno dei due viene portato via anche solo per la solita ripresa.

I ladri hanno preso e macellato anche lei, Lady, che avrebbe seguito la sua amica  Siria in capo al mondo.

Capite che a gente del genere, capace di  scannare due cavalle abituate soltanto alle carezze dei bambini, importerà ben poco di intossicare qualcuno con il fenilbutazone, o un vermifugo, o qualsiasi altro medicinale che del tutto legittimamente può essere somministrato a un cavallo Non Dpa.

Stessa cosa nei dintorni di Bracciano: anche lì stanno rubando cavalli come se fosse la cosa più normale del mondo.

Nella notte tra il 12 e 13 luglio scorsi a Trevignano Romano hanno portato via da un maneggio 7 cavalli: anche quelli tutti cavalli da sella, tutti soggetti dolcissimi e affidabili e abituati a essere considerati amici, a fidarsi degli uomini.

Tradire la fiducia, ammazzare, ingannare e attentare alla salute dei cittadini: in Salento e a Bracciano c’è qualcuno che lo fa come se si trattasse di bere un bicchiere d’acqua.

Eppure qualcuno avrà visto qualcosa, prima o poi capiterà che anche questi figuri si tradiscano: un furgone sospetto, un movimento fuori dall’usuale in qualche strada secondaria prima o poi attireranno l’attenzione di qualcuno.

Le forze dell’ordine stanno indagando: sia per i casi del Salento che per quelli di Bracciano e dintorni si sa di furgoni sospetti registrati dalle telecamere di sorveglianza.

Mai come in questi casi benediciamo la possibilità di controllare in ogni macelleria la tracciabilità della bistecca che mangiamo, e quella di identificare tramite il microchip ogni cavallo che venga trasportato sul territorio nazionale.

Volendo.

Perché è tramite i controlli documentali che possono essere individuati i trasgressori: oppure cogliendoli con le mani nel sacco, ovviamente.

Pensateci la prossima volta che vi sembra troppo noioso compilare i documenti per il trasporto del vostro cavallo verso una gara o un  trekking.

E aprite gli occhi: prima o poi uno sbaglio lo fanno tutti, anche i ladri di cavalli.

Ci manca il cuore a lanciare ancora appelli in stile “Chi l’ha visto” per questi cavalli, per quanto sappiamo bene possano essere utili in casi normali.

Perché un conto è una fuga accidentale che può sempre capitare, un altro quello che accade nel quadro di una situazione di criminalità seriale conclamata.

Siria, Lady, My Angel, Devil, Ruben, Giulietta, Baby, Adele e Jack: ci piacerebbe così tanto essere smentiti e rivederli vivi, dolci e adorabili come sono stati tutta la loro vita.

Ma ci piacerebbe anche vedere giustamente punito chi li ha sottratti a quella stessa  vita in modo così brutale: ecco, questo è il nostro appello.